Non c’era Sorbitolo nel corpo di Teresa Sunna, la 38enne di Barletta morta sabato scorso dopo essersi sottoposta ad un test per le intolleranze alimentari. C’era, invece una massiccia concentrazione di Nitrato di Sodio. Inevitabile quindi, ipotizzare ad un drammatico errore di inversione delle etichette dei flaconi ed è proprio su questa ipotesi che sta lavorando la Procura di Trani che coordina le indagini del caso. Chi ha commesso quell’errore? È questa la domanda che gli inquirenti si pongono. La casa produttrice dell’integratore il cui responsabile è stato ascoltato dal sostituto procuratore ha riferito che l’azienda di Rovigo non produce nitrati, per cui esclude che la responsabilità possa ricadere su di loro anche perché le confezioni che escono dallo stabilimento veneto sono da 25 chili mentre quello utilizzato nello studio medico pugliese è da 5 chili. L’acquisto è avvenuto su eBay da una azienda irlandese che ha venduto lo stesso prodotto anche ad acquirenti che si trovano in Belgio, Francia, Lettonia e Gran Bretagna.
Er. Amedei