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PdL compatto chiede le dimissioni del sindaco Marini

Compatto. Determinato. Fermo nel chiedere le dimissioni del sindaco Michele Marini, a seguito della bufera giudiziaria che ha investito nelle scorse settimane, e soprattutto negli ultimi giorni, il Comune. L’intero gruppo consiliare del Pdl, presente in conferenza stampa all’Hotel Cesari di Frosinone (nella platea c’era anche il candidato a sindaco Nicola Ottaviani), ha tracciato la linea di condotta che passa in primis per le dimissioni dal primo cittadino e, in seconda battuta, per un intervento del Prefetto di Frosinone per trovare una soluzione a quella che Danilo Magliocchetti ha definito una “vera e propria vertenza democratica per la città capoluogo. Non siamo qui per celebrare processi anticipati, né tantomeno per fare una caccia alle streghe. Siamo garantisti per natura e non vogliamo speculare sulle vicende giudiziarie, ma se è vero che la responsabilità penale di alcune condotte e di alcuni comportamenti, così come vengono dipinti dalle cronache quotidiane, è personale, la responsabilità politica per quanto sta accadendo è tutta di Marini. Come capo dell’amministrazione non può svincolarsi, chiamarsi fuori dalla mischia e giustificarsi dicendo semplicemente che era all’oscuro di tutto”. “Le colpe del sindaco – ha aggiunto poi Carlo Gagliardi – sono sotto gli occhi di tutti. I maggiori problemi, intesi a 360°, si sono registrati nel settore urbanistica dove, persone di fiducia nominate direttamente dal sindaco, hanno commesso errori palesi. Troppo spesso è capitato che pratiche votate in consiglio comunale venissero poi realizzate in maniera difforme a quanto previsto. Quanto sta accadendo, con i Carabinieri e la Finanza tutti i giorni in Comune, con la Procura col fiato sul collo di alcuni politici, getta una cattiva luce sull’ente e su tutti quei dipendenti che ogni giorno onestamente lavorano per far funzionare al meglio la macchina amministrativa. Marini all’inizio della sua consiliatura aveva sbandierato ai quattro venti che la sua azione sarebbe stata all’impronta della trasparenza, ma i fatti lo hanno smentito. Cito un caso per tutti: un documento sull’immobile Forum, che parlava della possibilità di acquisire completamente al patrimonio comunale la struttura per le violazioni emerse, ci è stato tenuto nascosto per mesi, mentre il consiglio comunale disquisiva su una transazione che poteva essere superata dagli eventi”.

“Tuttavia – ha detto successivamente De Santis – tante vicende vengono da lontano e non sono frutto solo del maturare degli ultimi eventi. Non ci dobbiamo dimenticare che il centrosinistra ha governato per 15 anni questa città. Sentire il sindaco affermare che l’80% del programma è stato portato a termine mi fa pensare che vive in un’altra dimensione. Se il suo 80% è questo, figuriamoci che cosa sarebbe stato il 100%. Inaccettabile è poi l’atteggiamento dell’Idv che oggi pontifica sul pulpito e spara a zero su Marini, quando, fino a ieri, lo ha supportato e sostenuto in toto in ogni azione. Non si può prendere oggi le distanze, come fa l’Idv, da un’esperienza amministrativa che per cinque anni è stata partecipata e condivisa”.

“Se avessimo fatto noi, quello che oggi si imputa al centrosinistra, penso che per la città ci sarebbe stato un grosso problema di ordine pubblico” ha detto Fabio Tagliaferri. “A Parma – ha continuato Tagliaferri – per molto meno il sindaco è stato costretto a dimettersi. Voglio chiedere al Psi: lasciate Marini solo per una questione di poltrone, ovvero perché il Pd non sostiene il vostro candidato a Ceccano, o perché la questione morale è diventata ormai ingombrante? Mi sembra che il centrosinistra stia facendo finta di non vedere che qualcosa sta accadendo”.

Pesante il giudizio di Ombretta Ceccarelli: “la cultura della legalità con questo centrosinistra è finita nel dimenticatoio. Il sindaco e i suoi assessori sembra che vengano da Marte. Fanno finta di non accorgersi di quello che sta accadendo e minimizzano su tutto. Hanno mostrato un’impreparazione unica. Voglio citare per tutti i disagi della neve, ingigantiti dall’improvvisazione dell’azione del sindaco, e i problemi del rientro a scuola, per i quali si è alzato un polverone di polemiche senza precedenti. E’ ora che Marini e i suoi assessori vadano a casa”. “Chiediamo ai cittadini -  ha detto Daniele Zaccheddu – di aiutare la città a voltare pagina, scegliendo una nuova amministrazione. In tutti questi anni abbiamo assistito a tutto. Come ad esempio ad alcune assunzioni clientelari. E’ successo, infatti, che politici trombati alle ultime elezioni siano stati assunti da un’agenzia interinale, tanto che su questo ci son accertamenti in corso da parte della Finanza e della Procura. Sui loro titoli non voglio discutere. Saranno sicuramente legittimi, ma, quantomeno, si è verificata una circostanza sospetta e lo stesso si può dire per quanto accaduto con figli e parenti di amministratori comunali”. La chiosa finale è stata lasciata al capogruppo Adriano Piacentini: “Questo centrosinistra non ha senso di responsabilità. Ha posto il Comune in una situazione a dir poco imbarazzante. E’ ora di cambiare, c’è il dovere di cambiare”.

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