In una bella, significativa ed a tratti toccante cerimonia ieri in una gremita aula consiliare del Comune di San Giovanni Incarico è stato ricordato l’artista Federico Tanzi, pittore e scultore nativo del centro lacustre scomparso quasi dodici mesi or sono. Alla presenza della consorte Anna, della figlia e di molti parenti ed amici e conoscenti dell’artista, l’Amministrazione comunale – a cui, eseguendo le volontà dello stesso Federico, dalla famiglia è stato donato la tela ad olio “I vincoli dell’esistenza†– ha tributato il giusto riconoscimento alla sua lunga (sessanta anni di attività scultorea e pittorica) e meritoria carriera artistica.
Nato nel 1926 a San Giovanni Incarico, negli anni Cinquanta si era trasferito, ove aveva intrapreso la professione di agente di polizia e contemporaneamente aveva sviluppato il proprio talento. L’interesse per i paesaggi industriali, di cui è stato uno degli interpreti più suggestivi, l’hanno inserito, di fatto, nel novero ristretto dei cosiddetti ‘pittori della fabbrica’. Le sue sculture in stirolo (un tipo di plastica solida e compatta come il marmo), che hanno caratterizzato una fase della sua produzione, hanno assunto un particolare significato con la sublimazione, attraverso l’arte, degli scarti più infimi. A fare gli onori di casa, ovviamente, il primo cittadino di San Giovanni Incarico Antonio Salvati, che ha donato una targa ricordo dell’avvenimento alla dolce consorte dell’artista, Anna, e l’assessore alla Cultura Daniele Piccirilli, curatore dell’evento; particolarmente apprezzati dal pubblico in sala, tra cui erano presenti molti alunni della locale scuola, sono stati – infine – gli interventi del critico d’arte Pablo Gorini, profondo conoscitore delle opere di Tanzi, e del pittore Francesco Nardi, collega ma soprattutto amico dell’artista scomparso di recente.