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Sequestrati oltre 600 chili di vongole pronte all’illecita immissione sul mercato

Maxi sequestro effettuato dai finanzieri della Stazione Navale sul fiume Pescara, fermato un pensionato con oltre 600 kg di vongole sprovviste di controllo di vigilanza igienico-sanitario pronte ad essere immesse sul mercato nero.
Il fatto risale a giovedì mattina scorso verso le 11.00, quando i finanzieri di mare comandati dal Magg. Fabrizio Cavallo, dopo aver notato alcuni movimenti anomali di un natante nelle acque antistanti il porto di Pescara, decidevano di seguire da terra l’imbarcazione fino al suo arrivo a destinazione.
Il natante di piccole dimensioni, condotto da C.N. pensionato pescarese di 71 anni, non ha opposto alcuna resistenza ai finanzieri che lo attendevano al punto d’approdo.
Il mezzo era ricolmo di vongole confezionate a sacchetti, alcuni dei quali trasportati a vista, altri occultati nei vani interni e nelle intercapedini della barca.
I molluschi sequestrati sprovvisti dello specifico documento sanitario obbligatorio, venivano concentrati presso il mercato ittico all’ingrosso, pesati, quindi ancora vivi rigettati in mare.
L’imbarcazione del C.N. risultava inoltre inidonea al trasporto, poiché il pescato, stipato sul fondo senza alcun tipo di precauzione, era a diretto contatto con oli e liquami di sentina.
Il fenomeno del mercato nero del pesce è da qualche tempo sotto l’attenzione dei finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Pescara, la cui filiera genera una serie di comportamenti illeciti quali la mancata corresponsione di gettito all’erario, la violazione di norme sanitarie volte alla tutela della salute del cittadino, la concorrenza sleale nei confronti di pescatori e di esercizi commerciali in regola.
Nella circostanza, il prodotto sequestrato avrebbe fruttato al responsabile circa 3600 euro.

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