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Aidaa contro fotovoltaico ed eolico: “Gli impianti sono causa di 15mila animali morti l’anno”

Dall’associazione Aidaa riceviamo e pubblichiamo.
I parchi fotovoltaici ed eolici insiti sui terreni agricoli e nelle aree verdi sono dannose per gli animali e ne provocano ogni anno la morte di 15.000 esemplari. Questo il sunto della denuncia inviata questa mattina (e corredata di un dossier di oltre 150 pagine) alla procura generale della repubblica di Roma dall’ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA. Nella denuncia (allegata al presente comunicato) firmata dal presidente dell’Associazione Lorenzo Croce si legge che: “Che tali istallazioni sono assolutamente dannosi e pericolosi per gli animali selvatici che vivono nelle campagne e nei boschi. Sono infatti molteplici le segnalazioni che arrivano sia alla nostra associazione sia al Comitato Nazionale contro il Fotovoltaico e l’eolico nelle aree agricole di ritrovamenti di decine di animali morti ed inoltre la presenza di queste distese di pannelli e di impianti eolici distrugge l’habitat di intere specie di animali selvatici che si vedono cosi ridurre notevolmente il loro habitat naturale e con quello le aspettative di vita e riproduzione creando di fatto un’alterazione all’ecosistema. Dai dati in nostro possesso e che consegniamo insieme alla denuncia sono circa 15.000 gli animali selvatici di varie specie e dimensioni (dalle talpe ai falchi pellegrini) che ogni anno perdono la vita per causa diretta ed indiretta dovuta a queste istallazioni.” AIDAA nella denuncia chiede che vengano perseguiti proprietari ed i responsabili dei parchi eolici e fotovoltaici insiti sulle aree verdi ed i proprietari delle aree che hanno affittato i prati per queste pericolose istallazioni per i reati di maltrattamento e morte di animali,uccisione di animali indiretta e per deturpamento e distruzione di territori agricoli e bellezze naturali. “Noi non siamo assolutamente contrari alle fonti rinnovabili- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- ma pensiamo che questi insediamenti debbano trovare il loro luogo all’interno delle città e sopra i tetti di case, insediamenti pubblici e case e per questo stiamo lanciando uno specifico progetto che presenteremo nei prossimi giorni, diversa la questione per quanto riguarda gli insediamenti nelle aree verdi ed agricole a queste siamo assolutamente contrari perché oltre a occupare aree che devono essere destinate alla coltivazione creano danni immensi alla fauna stanziale provocando la morte comprovata di oltre 15.000 animali l’anno”.

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