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Costa Concordia, alla ricerca degli ultimi due corpi

Anche oggi, personale subacqueo della Guardia Costiera, dei Vigili del Fuoco e della Polizia di Stato ha proseguito le attività di ispezione mirata alla ricerca dei due corpi ancora dispersi, nella tragedia della nave Costa Concordia concentrandosi nell’area compresa tra la roccia su cui poggia lo scafo e i balconi dei ponti 6,7 e 8, nella parte immersa della nave. Le operazioni, rese particolarmente difficoltose dalle condizioni di difficile accesso, hanno avuto finora esito negativo. Contestualmente, squadre subacquee della Capitaneria e della Polizia hanno svolto l’ordinaria attività di verifica dei marker che registrano i movimenti della nave.
Il motopontone Marzocco ha lasciato l’isola nella mattinata e ha trasferito a Talamone, per successiva destinazione al sito di stoccaggio, i materiali e gli oggetti fuoriusciti dalla nave raccolti negli ultimi giorni. Nel frattempo, i tecnici delle società Smit Salvage e Neri hanno continuato ad assicurare le attività di caretaking del fondale, nonché il recupero e riposizionamento di alcune panne spostate o danneggiate dal mare grosso dei giorni scorsi ripristinando il sistema anti-inquinamento previsto dal piano.
Si è svolta regolarmente l’ordinaria attività di vigilanza e assistenza in mare, condotta dalle unità navali delle forze dell’ordine nello specchio d’acqua circostante la Costa Concordia.
Non risultano, infine, anomalie da segnalare né nei movimenti della Costa Concordia monitorati dagli esperti del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, né nei rilevamenti ambientali assicurati da Ispra e Arpat.

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