Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo:
25 aprile, la Festa della Liberazione dagli orrori del nazifascismo, ma anche festa di Libertà per tutti gli italiani, ma oggi un po’ meno per alcuni che, colpevole la crisi economica e gli errori di un governo troppo poco attento ai problemi dei cittadini e più a quelli delle grandi lobbies, sono meno liberi di altri. Tra questi, gli esodati.
Sarebbero trecentomila, infatti, secondo le stime più attendibili, i lavoratori lasciati a casa in un limbo giuridico ed economico che sconforta solo a pensarlo, senza pensione né stipendio.
Mentre secondo i calcoli di alcuni giornali, il pasticciaccio del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, potrebbe costare alle casse dello Stato e quindi alle tasche degli italiani la stratosferica cifra di quindici miliardi di euro.
Non basteranno, quindi, i primi 5 miliardi raccattati con il Milleproproghe e il Salva Italia che dovrebbero coprire solo i 65mila esodati individuati in prima istanza, ma ne dovranno essere reperiti almeno altri 10 per salvaguardare la maggior parte rimasta a bocca asciutta e nella totale incertezza.
Una buona notizia, però arriva da Bari, dove circa 60 esodati verranno riassunti dalla “Banca Popolare di Bariâ€, in seguito ad un accordo siglato con le organizzazioni sindacali.
Per Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore†di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Dirittiâ€, un piccolo barlume di speranza che si augura e augura a tutte le centinaia di migliaia di famiglie lasciate a casa, possa accendere un circolo virtuoso tra le altre aziende in grado di riassumere i dipendenti che avevano aderito all’esodo e far concentrare la ministra Fornero e il governo tutto al fine di trovare una soluzione definitiva che possa rimediare alla rottura del patto tra lavoratori, datori di lavoro e lo Stato e per restituire ai lavoratori la Libertà che meritano.