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Il Miracolo di Monti, mettere d’accordo Pd, Pdl e Fli. In coro dico no al taglio ai finanziamenti dei partiti

Monti è riuscito nell’impossibile, far parlare ad una sola voce Bersani, Alfano e Casini. I tre gli hanno detto in coro no alla cancellazione dei finanziamenti pubblici ai partiti, quelli con cui, lo si sta apprendendo in questi giorni, capita siano destinati a spese private dei vertici dei partiti o addirittura a investimenti all’estero. Una “mafia” che giustifica, tra l’altro, la grande corsa di alcuni alla politica. “Cancellare del tutto i finanziamenti pubblici destinati ai partiti, già drasticamente tagliati dalle manovre finanziarie del 2010-2011, sarebbe un errore drammatico, che punirebbe tutti allo stesso modo (compresi coloro che in questi anni hanno rispettato scrupolosamente le regole) e metterebbe la politica completamente nelle mani di lobbies, centri di potere e di interessi particolare”. Viene da chiedersi, ma perché, cosa cambierebbe? Sono in tanti, ormai, a credere che la Casta sia, di per se, una lobbies; la più potente. Infatti i tre che parlano ad una voce sola hanno certezza di essere ascoltati e far valere la loro idea. I pensionati, qualche milione di italiani, che hanno lavorato una vita dando al Paese certamente più di quanto hanno dato i vertici di PD, PLI e FLI, di fronte al loro no ai tagli alle pensioni, non sono neanche stati ascoltati. Questa non è democrazia, ma è potere alla lobbie della Casta. Contro il sistema si è scagliato Beppe Grillo definito da D’Alema “un mix tra il primo Bossi ed il Gabibbo”. Questo è il Paese che siamo diventati, un Paese in cui i comici non fanno più ridere e che, invece, i politici fanno piangere.
Ermanno Amedei

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