Lanciavano sassi dal cavalcavia autostradale, segnalati all’Autorità Giudiziaria due minorenni
1 Aprile 2012Alle 18,00 di ieri due ragazzi minori degli anni 14, dal cavalcavia 233 al Km. 397 dell’autostrada A/14, lanciavano numerose pietre all’indirizzo dei veicoli in transito lungo la sottostante corsia sud. Tali pericolose azioni coinvolgevano tre autovetture ed un autobus con 22 passeggeri e causavano danni a parabrezza e finestrini, mentre nessuna persona riportava lesioni. Uno degli automobilisti coinvolti, Appuntato dei Carabinieri in servizio presso la Compagnia CC di San Benedetto del Tronto (AP), appena resosi conto della situazione e del potenziale altissimo pericolo per l’incolumità delle persone in transito, fermava la propria autovettura in sicurezza e, scavalcata la recinzione dell’autostrada, individuava i due ragazzi e si poneva al loro inseguimento nelle contrade circostanti, immediatamente raggiunto dai Carabinieri della Stazione di Tollo. I suddetti, resisi responsabili di getto pericoloso di cose e attentati alla sicurezza dei trasporti, venivano quindi raggiunti dai militari operanti, identificati e previa informazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila, affidati ai rispettivi genitori.
Pur considerando la giovane età dei due ragazzi che ne determina la non imputabilità , occorre senz’altro far rilevare l’estrema gravità del loro comportamento che avrebbe potuto avere esiti ben più nefasti come spesso accaduto in passato, quando analoghe azioni hanno causato rilevanti lesioni e persino la morte di automobilisti in transito. D’altra parte è importante sottolineare l’estrema professionalità e la considerevole prontezza di riflessi dell’Appuntato dei Carabinieri che ha consentito l’immediata interruzione del lancio delle pietre ed ha fornito ai Carabinieri di Tollo elementi determinanti per l’individuazione e l’identificazione dei giovanissimi responsabili. In tale contesto emerge tra l’altro la responsabilità civile dei loro genitori, anche in relazione all’eventuale risarcimento dei danni causati dai figli.