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Omicidio Mollicone, il papà Guglielmo: “Chi è innocente non ha paura di sottoporsi agli esami”

“È il momento di andare sino in fondo, sono fiducioso, anche se io da tempo conosco il nome dell’assassino”, ha detto Guglielmo Mollicone questa mattina uscendo dal tribunale di Cassino poco dopo l’incidemnte probatorio sul caso dell’omicidio della figlia Serena. “Sono state acquisite prove importantissime. C’è l’impronta sul nastro ed è l’impronta di chi ha legato Serena. Il giudice, quindi, ha chiuso l’incidente probatorio, evidentemente hanno trovato ciò che cercavano differentemente da ciò che era accaduto nella precedente indagine.
Ci manca solo il riscontro di quella impronta e avremo il nome dell’assassino. Bene ha fatto il carabiniere a sottoporsi all’esame del Dna e quindi è stato prosciolto, gli altri indagati non sono andati perché dicono che c’erano state incomprensione. Io se fossi stato innocente avrei fatto le corse per sottopormi a quegli esami. Non andarci è una ammissione di colpa. Chi è innocente fa in tutte le maniere per dimostrare la propria innocenza.
Adesso il procuratore, che è persona seria,ha intenzione di sottoporre gli indagati agli accertamenti previsti incaricando qualche tecnico. Spero che a breve il procuratore arrivi a certe decisioni e comparazione magari allargando le indagini ad altre persone perché se il test del dna fosse negativo per gli indagati, l’inchiesta potrebbero entrare altri nomi. Abbiamo la pazienza di aspettare. Non desisterò e il fatto che ci sia una impronta significa che questo non è stato l’omicidio perfetto”.
Foto Alberto Ceccon

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