“Dopo che abbiamo proceduto alla revoca della variante generale al piano regolatore vigente, è necessario aprire un dibattito con tutti gli attori sociali ed economici interessati allo sviluppo urbanistico della città di Cassino. Come già anticipato nel Consiglio Comunale del 16 aprile ho programmato una serie di Commissioni al fine di recepire tutte le proposte che emergono dal basso, espresse dai cittadini in forma libera o associata e da portatori di interesse locali. La prima seduta di commissione a cui sono stati invitati i membri dell’Associazione Eranos-Terra Sancti Benedicti che qualche giorno fa hanno reso pubblica una loro proposta per un efficace utilizzo dello strumento urbanistico, è in calendario per il giorno 8 maggio. Nei giorni seguenti saranno invitati gli imprenditori edili che lavorano sul territorio comunale, gli architetti, gli ingegneri, i geometri ed i geologi e naturalmente tutti coloro che vorranno far conoscere a questa amministrazione la loro opinione in merito. I cittadini, al contempo, verranno coinvolti con una serie di incontri che si terranno nelle varie contrade della città . Sarà l’occasione per recepire suggerimenti ma soprattutto per carpire i loro convincimenti sulla pianificazione urbanistica futura della città . È necessario che la gente venga sentita, ascoltata ed aiutata a capire ed esprimere di che cosa ha effettivamente bisogno. Difatti non è possibile preveedre interventi in una zona della città senza farsi dire dalle persone del posto quali sono le esigenze più impellenti. A mio avviso, i diversi pareri dei cittadini, che saranno i veri fruitori del riassetto urbanistico, dovranno essere analizzati con la massima attenzione, anche perchp è grazie al loro voto, democraticamente espresso, che oggi noi sediamo in Consiglio Comunale. A breve verrà reso noto dall’amministrazione il calendario degli incontri in cui saremo presenti nelle contrade con le relative date ed i relativi orari. Contestualmente daremo un’informazione puntuale sulle modalità del rimborso dell’ICI pagata sui terreni che rientravano nella variante generale revocata. La scelta di restituire l’ICI era un punto cruciale del nostro programma elettorale che abbiamo centrato mantenendo fede alla promessa che avevamo fatto in campagna elettorale ai nostri elettori. E poi in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, dove tutti i Comuni hanno le casse vuote ed in particolar modo le nostre, mi permetto di sottolineare il grande coraggio che abbiamo avuto nel deliberare il rimborso. Ridare l’ICI ai cittadini è un ‘sacrificio’ di cassa che facciamo volentieri perché capiamo il momento difficile che i nostri cittadini stanno vivendo. Soprattutto in un periodo storico in cui lo Stato centrale ha portato la tassazione a livelli record del 45%, il Comune di Cassino, forse l’unico in Italia ed in netta controtendenza nazionale, ha preferito pagare un debito morale verso quei cittadini che hanno versato per anni inutilmente l’ICI su terreni solo potenzialmente edificabili. Anche alla luce di ciò, invito personalmente l’opposizione consiliare a partecipare fattivamente a questa prima fase di consultazione in quanto un nuovo strumento urbanistico deve essere pensato con il supporto di tutti vista la grossa incidenza che avrà sulla nostra città e sono sicuro che l’informazione che ci accingiamo a fornire nei prossimi tre mesi costituisce il primo stadio di un processo partecipativo che ha come obiettivo quello di creare le fondamenta di una seria programmazione urbanistica. È giusto che gli indirizzi programmatici vengano dati dalla maggioranza, ma ritengo altrettanto giusto che la minoranza debba essere coinvolta nella formazione di tutto l’iter amministrativo. Sono sicuro che il coinvolgimento partecipativo favorisca la costruzione della fiducia, migliori i processi decisionali ed aiuti a ridurre i conflitti tra i diversi portatori d’interesse (cittadini, imprenditori, professionisti). Sono altrettanto cosciente però, che la progettazione partecipata si presenta come attività complessa, utile ad orientare la definizione di scenari territoriali, ma che costringe il pensiero esperto ad un confronto serrato con il pensiero non esperto (ad esempio i cittadini) e con i parametri di sostenibilità ambientale. Infatti va evidenziato che l’ampiezza del pensiero territoriale non esperto può letteralmente rivoluzionare le nozioni, gli schemi e le certezze dei politici e degli esperti, ma la vera sfida è quella di conferire alla nostra programmazione urbanistica un’inaspettata ricchezza che possa permettere ai soggetti più deboli e scarsamente rappresentati ad esprimere i loro interessi. Sarà naturalmente poi compito di noi amministratori recepire o respingere le indicazioni assunte e le nostre decisioni saranno vincenti nel momento in cui saremmo riusciti ad unire la città per una buona programmazione urbanistica, il cui iter, a parer mio, deve essere concluso nell’arco di un mandato elettorale.†È quanto emerge da un comunicato a firma del presidente della IV Commissione Consiliare permanente (Urbanistica –Assetto e Uso del Territorio) e Consigliere Comunale di Maggioranza Danilo Picano.