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Terremoto nella Lega Nord, Bossi si dimette e si apre la caccia al “Trota”

Lo scandalo di Belsito, il tesoriere della Lega Nord, è riuscito in ciò per cui anche la malattia aveva fallito, scollare Umberto Bossi dal partito. “Mi dimetto per il bene del movimento e dei militanti”. Ha detto oggi pomeriggio al consiglio Federale della Lega. Bossi era segretario federale fin dalla nascita del partito nel 12 aprile 1984. Il Senatur, quindi, ha presentato oggi le sue dimissioni irrevocabili e il partito gli ha offerto la presidenza, mentre tesoriere è stato nominato Stefano Stefani. La gestione del partito, quindi, resta nella mani di Roberto Calderoli, Roberto Maroni e Manuela Dal Lago che lo condurranno fino al prossimo congresso federale. Il clima nella Lega Nord era ormai maturo per un cambiamento importante. Le varie lesioni, alcune diventate vere e proprie crepe come quella di Roberto Maroni, lasciavano intendere che si attendeva l’occasione e, l’occasione è arrivata. Facile pensare che la prossima mela che cadrà dall’albero possa essere il “Trota”, il tanto discusso figlio di Umberto, consigliere regionale lombardo, inviso a tanti leghisti, uno su tutti, al sindaco di Verona Tosi che a proposito di Renzo ha detto: “Se ne deve andare, al nostro movimento ha già fatto troppi danni”.
Er. Amedei

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