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Un archivio perfetto, la cancelleria Penale del tribunale di Lanciano aiuta statunitense a ricostruire le sue origini

Dagli Stati Uniti, cerca i suoi antenati di Quadri e la Cancelleria penale del tribunale di Lanciano, in poche ore ha dato una risposta relativa ad una sentenza di quasi cento anni fa. Nessun backup, o supporti magnetici in cui cercare magari con una parola chiave, ma solo carta ingiallita dagli anni, quella conservata negli archivi della palazzo di giustizia di via Fiume a Lanciano. L’insolita richiesta arriva dagli States sulla posta elettronica dell’ufficio. Con un italiano stentato, forse il risultato di un traduttore automatico, un uomo chiedeva informazioni in merito ad un suo prozio di Quadri che, all’epoca della sua uccisione, nel 1927, aveva 19 anni. A togliergli la vita fu una coltellata infertagli dalla sua fidanzata, anch’ella 19enne, condannata dal il 28 giugno del 1927 ma riconosciuta folle. Fa una certa impressione leggere la dicitura iniziale della sentenza “Corte Ordinaria di Assise di Lanciano – In nome di sua Maestà – Vittorio Emanuele III – per grazia di Dio e per volontà della Nazione – Re d’Italia”. Comunque, al di là dell’aspetto di colore, resta l’efficienza della cancelleria Penale del tribunale Frentano.

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