“Un Paese davvero civile deve consentire ai suoi cittadini la piena accessibilità a tutte le sue strutture pubbliche e privateâ€. Nella nostra città però questo traguardo è ancora lontano dall’essere raggiunto, nonostante la legislazione garantisca alle persone con difficoltà di deambulazione la piena integrazione sociale. Più volte ci siamo occupati dell’argomento, ma i risultati pratici non sono mai arrivati. Nulla è cambiato sotto questo aspetto, anzi con l’amministrazione Petrarcone si registrano ulteriori passi indietro in proposito. In buona sostanza si continua a perseverare nel malcostume di autorizzare l’apertura di negozi, anche di interesse rilevante, con la presenza di scalini, o se si vuole di barriere architettoniche, infischiandosene delle norme e dei diritti di quella parte di cittadini, non solo disabili, che hanno già sufficienti problemi quotidiani. Tanto per fare qualche esempio concreto in viale Dante, su corso della Repubblica, oltre ai negozi già esistenti , peraltro già in ‘aperta violazione’ di precise norme di legge, se ne sono aggiunti altri. Solo qualche mese fa è stata aperta una parafarmacia con scalini all’entrata e altri due esercizi commerciali con ben cinque scalini. Se le passate amministrazioni comunali non hanno brillato in efficienza sotto questo aspetto, di fondamentale importanza per le persone con difficoltà motorie, e non solo per loro,  quella attuale sembra muoversi, purtroppo, nella stessa direzione. Ad un anno dal suo insediamento siamo sempre al punto di partenza.  È per questo motivo che l’associazione “Nei giardini che nessuno saâ€, da sempre impegnata nella tutela dei disabili, ha denunciato la vergognosa situazione in una lettera di protesta indirizzata al sindaco ed all’assessore al commercio, Mario Costa, peraltro senza ottenere, fino ad oggi, alcun riscontro. In altre parole, se ne infischiano delle regole e del problema! Una situazione che contrasta con quel tanto sbandierato  ‘rispetto della legalità ’ di tutta la campagna elettorale dei nuovi amministratori. Resta il fatto che la situazione non è più tollerabile e occorre porvi rimedio, soprattutto per evitare, come minacciato nella nota dell’associazione ‘Nei giardini che nessuno sa’, le azioni giudiziarie a tutela degli interessi e dei diritti dei disabili!
F. Pensabene