Chi ama gli animali, si dice, che ami molto anche gli esseri umani. A ben guardare, qualche dubbio in proposito sorge, anzi se proprio vogliamo dirla tutta, non ci credo affatto. A confermarlo l’episodio di cui è stato protagonista questa mattina, durante il mercato settimanale dell’abbigliamento di campo Miranda, un bambino disabile di cinque anni con la passione per gli animali, in particolare per i cani. Il piccolo alla vista dei suoi animali preferiti, nonostante fosse su una sedia a rotelle si è avvicinato a quei cuccioli nella speranza di poterli toccare, accarezzare e poter giocare. Non è stato possibile, perché una delle donne che li custodiva, lo ha redarguito e aggredito in modo brusco e brutale, intimandogli di non toccarli: “altrimenti si spaventano…!â€, incurante del suo stato, peraltro ben visibile, dello stupore e della sensazione di paura causata al bambino e agli sguardi stupiti ed indignati dei presenti e della mamma del piccolo. Se questo è l’amore che taluni nutrono verso le persone, soprattutto quando si tratta di bambini, oltretutto disabili, qualche dubbio sulla sensibilità di questi “pseudo animalistiâ€, mi sembra sacrosanto, anche nei confronti degli animali stessi. Bisogna ricordare che tutte le settimane, proprio dinanzi all’ingresso di campo Miranda, stazionano due donne, una anche anziana, molto conosciute per la loro ‘pseudo attività ’ di raccolta e cura di cani randagi, che tentano di far adottare ai visitatori del mercato. Già , ‘pseudo cura’ dei cani, poiché a ben guardare lo stato della situazione igienico-sanitaria e dei controlli veterinari dei cuccioli e degli altri cani che custodiscono, lasciano molto a desiderare.  Del resto entrambe le donne non sono nuove a polemiche e provvedimenti amministrativi e di polizia locale, sul modo e le condizioni in cui si occupano di cani randagi. La  vicenda, oltre alla scarsa sensibilità dimostrata dalle due nei confronti del piccolo disabile, si presta certamente ad una serie di interrogativi. In primo luogo se sia possibile continuare a ‘regalare’ cuccioli nei modi e nelle condizioni igieniche e di controlli veterinari in cui avviene, sistematicamente, durante il mercato settimanale. In secondo luogo, chi controlla le condizioni sanitarie e veterinarie su quei cuccioli, esposti ed offerti in gabbie o contenitori spesso sporchi e maleodoranti, nonostante la presenza di due addetti alla Polizia Locale? Forse qualche maggior controllo, da parte delle Autorità sanitarie e veterinarie, andrebbero effettuati in modo più incisivo e scrupoloso, ne va della salute degli animali, di chi li adotta e di tutti i cittadini. Sarà anche opportuno chiedersi se il problema del randagismo, troppo presente nella nostra città , debba essere affidato a persone come quelle che stazionano, puntualmente senza controllo, con cuccioli di cani randagi nelle condizioni descritte, in un luogo pubblico come è il mercato settimanale. Bisogna ricordare che nel comune di Viticuso esiste da tempo una struttura costruita con soldi pubblici,  da anni inutilizzata non si sa per quali oscuri motivi!
F. Pensabene