Fiat: Convegno Uil-Uilm sul futuro dello stabilimento di Piedimonte S. Germano
18 Maggio 2012Si è aperto questa mattina il convegno promosso dal sindacato dei metalmeccanici Uil-Uilm «Piano industriale, salario, investimenti, produttività e nuovi modelli da rilanciare: il futuro dello stabilimento Fiat Group Automobiles di Piedimonte San Germano». Interviene il presidente del consiglio regionale del Lazio Abbruzzese. Concluderà il segretario generale Uil nazionale Angeletti. Il piano ‘Fabbrica Italià messo a punto dall’Ad di Fiat, Sergio Marchionne, dovrebbe portare lo stabilimento di Piedimonte San Germano a produrre 400.000 vetture l’anno. Oggi dal sito industriale escono circa 220mila automobili l’anno. «Abbiamo urgente bisogno di un piano industriale – dice Francesco Giangrande (Uilm) – e solleciteremo la Fiat affinchè si possa arrivare a un esame della situazione». Tra lo stabilimento di Piedimonte San Germano e le aziende dell’indotto la Fiat dà lavoro a circa dodicimila persone. «La Bravo non è più appetibile – conclude Giangrande- la Delta è in difficoltà e si va avanti soprattutto con la Giulietta». I sindacati chiedono a gran voce di avviare a produzione nuovi modelli e su questo aspetto tutti sembrano concordi. Il convegno in corso a Cassino sulle prospettive dello stabilimento Fiat di Piedimonte San Germano, con l’intervento anche del presidente del Consiglio regionale del Lazio Mario Abbruzzese, è considerato un momento importante per riportare l’attenzione sulla fabbrica più importante della Ciociaria e del Lazio. «Nel 2002 la Fiat chiese lo stato di crisi e presentò un piano di esuberi con centinaia di lavoratori in mobilità e cassa integrazione a zero ore. Cifre allarmanti a cui si sommarono gli esuberi occupazionali dell’indotto. Per contenere i danni fu varata la legge regionale 46/2002, utile a far uscire dalla crisi il nostro territorio, la cui economia era ed è fortemente legata all’industria automobilistica». Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, presidente del Consiglio regionale del Lazio, che questa mattina ha preso parte al convegno della Uil-Uilm, dal titolo ‘Più salario, più investimenti, più produttività e nuovi modelli da rilanciare: il futuro dello stabilimento Fiat Group Automobiles di Piedimonte San Germanò. «Da allora – ha sottolineato – grazie a questo strumento legislativo, siamo riusciti a rafforzare lo stabilimento, zoccolo duro dell’economia provinciale. Oltre al fatto che abbiamo raggiunto due traguardi: far registrare il minor numero di ore di cassa integrazione rispetto agli altri siti italiani e, come previsto dai piani aziendali di Fiat, rendere Piedimonte fabbrica strategica del gruppo automobilistico».(  «Oggi – ha aggiunto Abbruzzese – la situazione sarebbe stata drammatica senza la grande attenzione riservata in questi anni a Fiat, attenzione che si è concretizzata con la realizzazione ed il potenziamento di strutture e servizi nell’area industriale: Polo Logistico, raddoppiato del depuratore, rotatorie, miglioramento dell’assetto viario, tutti interventi strutturali della massima importanza. Ma è stato soprattutto il Polo a dare quel valore aggiunto che oggi ha portato la fabbrica torinese a scommettere sullo stabilimento di Cassino. Da presidente del Consiglio regionale del Lazio sto continuando a portare avanti una battaglia iniziata quando ero alla guida del Cosilam, perchè credo fermamente che per reagire alla crisi e salvaguardare l’occupazione occorre investire su sviluppo e infrastrutture». «La priorità , in questo momento – ha concluso – è il lavoro e per creare nuova occupazione dobbiamo mettere le nostre aziende in condizione di fare nuove assunzioni. Sono convinto che attraverso azioni sinergiche con le forze imprenditoriali, sindacali, politiche, istituzionali e, in particolare, con la Regione Lazio, riusciremo a tradurre in soluzioni concrete le esigenze che vengono dal mondo del lavoro, dell’impresa e delle famiglie».