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Scacco ai nuovi “briganti” ciociari, i carabinieri arrestano otto rapinatori

Sembrava che in Ciociaria fossero tornati i briganti. Colpi messi a segno con decisione e violenza a farmacie, istituti di credito e, purtroppo, anche anziani, ha aftto alzare il livello d’aarme tra le popolazioni del frusinate. A questa situazione, però, hanno fatto frontei carabinieri che con una capillare indagine, hanno dato il volto a otto malviventi, divisi in tre cellule, che compivano scorribande malavitose a scopo di rapina. In manette, su ordine di misura cautelari in carcere sono finiti questa mattina Marcantonio Mattone, 40enne da Ceccano, Emanuele Alesse, 33enne da Roma e domiciliato a Vallecorsa, Giuseppe Bottoni, 45enne da M.S.G. Campano, Enrico Matrunola, 45enne da Ceccano, Antonio Di Mario, 29enne da Ceccano, Alfredo Lauretti, 29enne da Vallecorsa, Diego Mirabella, 34enne da Vallecorsa e un 18enne da Ceccano all’epoca dei fatti minore. I primi tre si sono resi responsabili di rapina in villa con sequestro di persona avvenuta il 25 marzo 2012 ai danni di anziani coniugi di anni 86 e 82 di Monte San Giovanni Campano. Bottoni, con funzioni di “basista”, vicino di casa delle vittime, aveva vfornito le indicazioni agli altri due malfattori che, dopo aver interrotto dall’esterno l’illuminazione, aggredirono 86enne mentre era intento a ripristinare il contatore elettrico e con pistola alla mano lo buttarono a terra trascinandolo in casa. Una volta all’interno, dopo aver sbarrato porte e finestre, aggredirono e immobilizzarono anche la moglie 82enne con fascette di plastica bloccacavi. Sotto la minaccia della pistola terrorizzarono le vittime con l’intento di scoprire dove nascondevano soldi e gioielli.
I due malcapitati, senza accennare alcuna reazione, consegnarono ai malviventi soldi e monili in oro per un valore complessivo di circa 8 mila euro.
Matrunola e Di Mario, secondo le indagini svolte dall’Arma, sono responsabili della rapina commessa ai danni della B.C.C. di Supino il 20 dicembre dello scorso anno, che ha fruttato 2mila euro e alla quale partecipava anche l’allora minore ceccanese.
Lauretti e Mirabella sono stati entrambi riconosciuti autori della rapina a mano armata in danno della farmacia Mastrangeli di Frosinone commessa il 30 gennaio sorso unitamente ad altri soggetti in corso di identificazione.

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