La parola terrorismo, o meglio, ciò che rappresenta, torna a far paura in Italia. Il ministro dell’Interno Cancellieri lo dice senza mezzi termini; il rischio di altri attentati, dopo la gambizzazione di Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo Nucleare e dopo gli assalti a Equitalia, è assolutamente credibile e, per questo, si corre ai ripari con un piano di emergenza antiterrorismo che prevede l’uso dell’Esercito per presidiare i punti sensibili, tra questi, oltre ad Equitalia, anche le sedi di FinMeccanica, delle principali banche e dei dirigenti che ormai rientrerebbero negli obiettivi degli anarchici. Con una nota, quindi, inviata a Prefetti e Questori, il Ministro ha alzato ufficialmente il livello di guardia. Si teme che i gruppi di terroristi possano tentare altri colpi nella speranza di far breccia nel malumore che serpeggia nel Paese causata dalla crisi economica, ma ancor più, da quella della classe politica che ha perso rappresentanza e che sembra non voler far nulla per riconquistarla. A Genova, dove si è verificato l’atto più gravem, quello contro Adinolfi, si sta organizzando una marcia contro il terrorismo.
Er. Amedei