È una ragazza di sedici anni, Melissa Bassi, dilaniata dallo scoppio di un ordigno, la vittima del vile attentato di questa mattina davanti all’Istituto  Professionale di Stato per i Servizi Sociali ‘Francesca Laura Morvillo Falcone’ di Brindisi, una seconda studentessa, Veronica Capodieci, è in gravissime condizioni, tre giovani con ustioni su tutto il corpo, due delle quali in gravi condizioni (una probabilmente perderà gli arti inferiori), altre cinque persone colpite in maniera meno grave. questo è il bilancio, orrendo, di un attentato compiuto dinanzi alla scuola brindisina, che conta 600 alunni. Le persone in condizioni meno gravi sono tre studenti che vengono soccorsi in ospedale per forti manifestazioni da ansia e due passanti che vengono curati perché colpiti da otalgie a causa dello scoppio. Un attentato, quello di stamattina a Brindisi, diretto contro la scuola, secondo i primi accertamenti degli investigatori. Si sarebbe trattato di un ordigno confezionato artigianalmente con un innesco collegato a due bombole di gas. Le bombole di gas, probabilmente collocate anche ad un timer, erano state collocate su un muretto vicino ad un cancello secondario della scuola. È  il preside dell’Istituto a raccontare l’accaduto e ad esprimere il suo parere sull’attentato: â€E’ stato fatto per uccidere: a quell’ora – dice il prof. Angelo Rampino – le ragazze entravano, proprio a scuola. Fosse accaduto alle 7.30 non ci sarebbe stata nessuna conseguenza”. D’altro canto, ha rilevato poco dopo l’attentato il neosindaco, Mimmo Consales, in carica da una settimana, sono troppe le “coincidenze” perché il pensiero non corra subito ad un attentato mafioso di forte valenza simbolica: è stato colpito l’istituto intitolato alla moglie di Giovanni Falcone, a pochi giorni dal ventesimo anniversario della strage di Capaci, e nel giorno dell’arrivo a Brindisi della Carovana antimafia. E’ stata inoltre colpita la scuola, gli studenti, i giovani, proprio i giovani che dalla Sicilia alla Calabria alla Puglia hanno costituito l’elemento più forte di rifiuto della cultura mafiosa di guerra e di morte. All’ospedale ‘Perrino’, è morta Melissa Bassi, 16 anni. E’ invece viva Veronica Capodieci, anche lei di 16 anni, che sembrava essere la seconda vittima dell’attentato, secondo informazioni fornite dalla polizia nei primi, concitati momenti subito dopo l’esplosione. Per la direzione sanitaria dell’ospedale, le condizioni di Veronica rimangono gravissime ma sono stabili.