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AIDAA: Ispezione dei Carabinieri al canile di Maddaloni

Nel pomeriggio di ieri, attorno alle 17 i carabinieri  accompagnati dalle guardie ecozoofile di OIPA si sono presentate per un’ispezione al canile di Maddaloni (non sappiamo ancora con certezza se sia  stato sequestrato o meno) dopo la nostra denuncia dei giorni scorsi in cui segnalavamo la morte di oltre 40 cuccioli e decine di cani anziani in questo
canile in provincia di Caserta dove sono ospitati oltre 900 cani e dove vi è la più alta moria di cani rispetto a tutti gli altri canili italiani.
AIDAA nei giorni scorsi aveva presentato una formale denuncia per una possibile epidemia di gastroenterite che a detta di alcune persone poteva essere la causa della moria dei cani ed in particolare dei cuccioli. In realtà  questa sera dopo aver conferito telefonicamente con una delle volontiarie che operano nel canile di Maddaloni siamo venuti a conoscenza di una situazione assolutamente insostenibile. Infatti in questo canile i cani non vengono sterilizzati, non vi è la presenza
giornaliera del veterinario per un totale di 900 cani, i cuccioli muoiono a decine a causa delle continue nascite e per problemi legati prevalentemente alla cattiva alimentazione, vi sono poi cani con la leishmania, i cani anziani ogni inverno muoiono in grandi quantità a causa del freddo. La struttura è assolutamente inidonea alla gestione degli oltre 900 cani presenti e soprattutto per i cani malati non esiste il reparto di quarantena.Appare evidente che questo canile in queste condizioni non possa più operare, cosi come appare evidente che innanzitutto occorre risolvere le problematiche legate alla moria dei cani (siano di natura virale o per altre malattie indotte poco importa), appare inoltre evidente che questi cani necessitano sia della
presenza dei pochi volontari presenti in canile che sono in grado di accudirli, ma anche della presenza fissa e costante di veterinari che siano in grado di porre rimedio alle questioni di natura veterinaria.
La situazione di Maddaloni non si risolve certo con un semplice sequestro della struttura da parte dell’Autorità giudiziaria, occorre invece un piano di intervento che deve partire dalla realizzazione di nuove infrastrutture e dalla
sterilizzazione dei cani presenti ed entranti in canile da parte delle ASL Veterinarie di Riferimento.
AIDAA sottolinea l’importanza del superamento della fase di emergenza in tempi rapidi ed auspica che per il canile di Maddaloni si trovi una soluzione che permetta la riduzione del numero dei cani presenti (convenzione con 30 comuni) che veda coinvolte le autorità veterinarie regionali e lo stesso ministero della salute in quanto non è accettabile che possano esistere simili situazioni che sono intollerabili in qualsiasi parte d’Italia.

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