Un’assemblea itinerante tra i vicoli del borgo medievale di Pico per contestare il progetto ormai in itinere di tinteggiare le mura perimetrali del paese medievale in colori sgarcianti che vanno dal giallo al rosso. Il comitato pro-centro storico nato oltre otto mesi e animato da don Roberto Sardelli ha invitato nel paese natale di Tommaso Landolfi docenti di urbanistica, architetti, dirigenti sindacali ed esponenti delle associazioni ambientaliste per sensibilizzare gli esperti sulla natura del progetto già in cantiere che sembra destinato a stravolgere l’aspetto del borgo medievale. La domanda che è risuonata tra i vicoli del centro storico è stata soltanto una: perché ritinteggiare le mura a pietra tipiche di un borgo medievale? Ed è proprio a questa domanda che il comitato non riesce a trovare una risposta. L’iniziativa che ha visto l’adesione di esperti come Enzo Scandurra docente dell’università La sapienza di Roma e Carlo Cellamare ha rappresentato un momento di confronto sulle modalità per preservare la storia e l’identità di un paese. Don Roberto Sardelli ha spiegato ai numerosi aderenti all’assemblea itinerante il fulcro del progetto finanziato dalla Regione Lazio e le azioni messe in campo dal comitato stesso che finora si è scontrato contro un muro di gomma da parte dell’amministrazione comunale che sembra determinata ad andare avanti con l’intonacatura delle mura perimetrali. L’obiettivo del comitato è invece quello di ottenere l’approvazione alla variante del progetto che è stata elaborata da esperti di urbanistica e di storia medievale che andrebbe a preservare la ricchezza del paese: la sua identità di borgo medievale.
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