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Bandiere a brandelli…e sparite davanti la biblioteca ‘P. Malatesta’, ma non solo lì

È risaputo che gli italiani non sempre pongono attenzione ai simboli dell’unità nazionale, come nel caso della bandiera italiana, in alcuni casi c’è stato e c’è chi l’ha vilipesa ufficialmente, pur essendo un parlamentare, prima, ed un ministro della Repubblica dopo. Che si possa essere un ex ministro, per fortuna ex, ed in quella veste oltraggiare il nostro vessillo nazionale, non stupisce molto, anche se fa infuriare molti nostri connazionali. Quando però, a non curare il decoro del nostro tricolore siano direttamente le Istituzioni, nazionali e locali, ci sembra davvero troppo. È il caso segnalato dal nostro concittadino Alberto Ceccon, stimato fotografo, che a vedere la nostra bandiera italiana e quella europea ridotte a brandelli su alcuni edifici pubblici della città, proprio non ci sta, soprattutto quando questo riguarda la bandiera nazionale posta sulla biblioteca comunale. Alberto, quindi, non ha perso tempo ed ha scritto al sindaco Petrarcone, ricordandogli, se mai ce ne fosse bisogno, vista la professione di avvocato che esercita, che il codice penale punisce sia chi ‘vilipende’ sia chi ‘deteriora’ ogni simbolo della Repubblica italiana, in particolare la bandiera nazionale. Il nostro concittadino, infatti, ha segnalato al sindaco, senza ricevere al momento alcuna risposta, lo stato pietoso in cui è ridotto il nostro tricolore posto sulla biblioteca comunale ‘P. Malatesta’ dove, peraltro, ha sede anche qualche ufficio giudiziario cittadino. Quel che l’ha indignato maggiormente, e lo ribadisce nella sua lettera al Primo Cittadino, è che l’indicazione di quel ‘degrado’ gli sia venuta dall’Ambasciatrice della Nuova Zelanda e dal suo autista in occasione di una visita nella nostra città. La segnalazione del signor Alberto non è la sola, infatti, a ben guardare anche qualche scuola o altro edificio pubblico presentano la stessa situazione di degrado e di incuria del nostro ‘vessillo nazionale’. Anzi, a rigor di segnalazione, persino quelle della rotatoria di via Garigliano sono sparite lasciando i pennoni spogli. Forse sarebbe opportuno ricordarsi dell’integrità e decoro della nostra bandiera non solo quando la Nazionale di calcio va avanti nelle varie competizioni sportive, ma tutti i giorni dell’anno soprattutto davanti agli istituti scolastici, per le ovvie ragioni!

F. Pensabene

Foto A. Ceccon

 

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