Dopo il successo della prima edizione di CassinoOFF, la rassegna di Teatro civile diretta dalla giornalista dell’Unità Francesca De Sanctis, l’associazione Città Cultura accoglie con entusiamo l’invito del Comune di Cassino a far parte del cartellone estivo di CassinoArte nel bellissimo Teatro Romano e propone – con il contributo della Banca Popolare del Cassinate – due spettacoli teatrali ancora un volta di impegno civile: spettacoli cioè che riflettono sul nostro presente e sul nsotro passato attraverso storie che riguardano ciascuno di noi. Un teatro intelligente e di qualità , dunque, ma nello stesso tempo leggero e godibilissimo.
Si comincia il 20 luglio con Alessandro Benvenuti  in m.m. (me Medesimo), un monologo che sembra cucito addosso alla straordinaria maschera tragicomica di Alessandro Benvenuti. Sul palco spoglio, una scatola nera e un uomo davanti a un leggio. E’ Cencio, il protagonista che pensa ad alta voce, ricorda, racconta, fa sorridere, ridere, emoziona. E’un uomo in crisi, forse artistica, forse lavorativa, forse familiare; forse è tutta la sua vita ad essere messa in discussione, forse questo è solo un modo per sopportare l’evidente fallimento. Nella sua mente confusa si accavallano i film della sua vita e delle misere vite di altri cenci, come fossero pellicole dirette da grandi registi del cinema americano. E pensare che lui non ama il cinema. Cencio non si affeziona più a nulla, neanche all’alcool, suo vecchio compagno di viaggio che gli ha devastato il corpo e la mente. E’ rimasto solo con i suoi fantasmi a rimuginare e a raccontare la sua storia confondendola con altre storie. Unica consolazione un’amicizia femminile, forse vera, forse inventata: La Betty.
Si prosegue il 27 luglio con Massimo Wertmuller, protagonista dello spettacolo Dal Risorgimento,    letture in musica con Massimo Wertmuller e Anna Ferruzzo, musiche dal vivo di Domenico Ascione. Un percorso letterario e narrativo, un viaggio a ritroso tra le testimonianze di molti uomini e di molte donne del Risorgimento Italiano. Insieme a Giuseppe Mazzini, Giovanni Verga o Margareth Fuller parleranno anche personaggi non necessariamente di primo piano, non tutti autorevoli e potenti ma capaci con la loro partecipazione, di fare del Risorgimento un movimento ampio, ricco, contraddittorio e ancora oggi straordinariamente affascinante. E si parlerà anche della nostra Costituzione, oggi ancora forte e insostituibile. In scena due attori, con l’ausilio di un musicista, tentano di dar voce alle testimonianze a volte drammatiche ed epiche, a volte argute e dissacranti di alcuni protagonisti di questa importante pagina della storia italiana. Tentano di riscoprire le antiche e sopite aspirazioni di eguaglianza, libertà e giustizia e raccontare i valori che sono, e che restano, il senso vero e profondo della, così faticosamente raggiunta, Unita d’Italia.