“Le Province abruzzesi hanno speso oltre 3,5 milioni di euro per fronteggiare l’emergenza neve dello scorso febbraio ma a distanza di quattro mesi non hanno ricevuto alcun rimborso dallo Stato e ciò rende molto difficile la situazione finanziaria degli Enti, già alle prese con una serie di tagli, di minori entrate provocate dalla crisi e di miniori trasferimenti da parte dello Stato. Mi rivolgo al Governo, affinchè dia il via libera all’erogazione dei fondi, e alla Regione affinchè a sua volta solleciti il Governo a fare presto, poichè non siamo più in grado di attendere altro tempo”.
E’ l’appello lanciato oggi dal Presidente dell’Unione delle Province abruzzesi Enrico Di Giuseppantonio, anche a nome dei Presidenti delle altre Province, a fronte del ritardo nei rimborsi che sta mettendo a dura prova la tenuta finanziaria degli Enti, impossibilitati a far fronte al pagamento delle prestazioni rese dal personale e dai relativi mezzi sgombraneve, e per l’acquisto del materiale, in primis l’ingente quantitativo di sale. “Fra qualche giorno rischiamo di essere travolti da solleciti e ingiunzioni di pagamento da parte di fornitori e prestatori d’opera – dice ancora il Presidente Di Giuseppantonio – con inevitabile aggravio di costi per le spese legali che ciascuna Provincia dovrà sostenere. Nel caso della Provincia di Chieti – sottolinea il Presidente Di Giuseppantonio – il mancato rimborso da parte dello Stato in tempi rapidi avrà ulteriori, gravissime ripercussioni sul bilancio e sulla tenuta stessa dell’Ente. Una responsabilità che non può ricadere su chi amministra e che ha fatto il proprio dovere fronteggiando una eccezionale situazione di maltempo che, se non affrontata con mezzi adeguati, rischiava di paralizzare per settimane la viabilità , le industrie, le scuole, il mondo del lavoro e l’intero territorio. Confidiamo nell’intervento del Presidente Gianni Chiodi, che ben conosce le difficoltà di bilancio degli Enti, e siamo certi che poterà in tempi brevi le istanze delle Province nelle competenti sedi governative”.