Il Nucleo di Polizia Tributaria di Pescara ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo “per equivalente” di 15 rapporti bancari tra conti correnti, libretti di risparmio e depositi oltre che quote di unità immobiliari per un valore totale di circa 900 mila euro.
Ad essere colpito dal provvedimento è stato un imprenditore cittadino responsabile della gestione di un primario gruppo societario che opera nel settore commerciale anche fuori dal territorio della Regione Abruzzo.
La misura ablativa è stata disposta dal gip del Tribunale di Pescara che ha accolto le richieste formulate dalla locale Procura della Repubblica.
Le Fiamme Gialle nel corso di una più ampia attività di polizia economico finanziaria hanno scoperto che le società del gruppo oggetto di attività ispettiva, da oltre due anni, non provvedevano al versamento delle imposte dovute per un ammontare complessivo di oltre 3 milioni di euro.
L’amministratore è stato quindi denunciato all’Autorità giudiziaria che, conseguentemente, ha disposto il sequestro preventivo di beni, valori ed immobili fino alla concorrenza della somma di circa 900 mila euro.
La Guardia di Finanza ha, così, impedito la continuazione dell’illecito comportamento e, allo stesso tempo, garantito al fisco le imposte evase anche grazie all’applicazione della norma introdotta dalla “legge finanziaria 2008†che estende ai reati fiscali, la cd. “confisca per equivalenteâ€, sul profitto del reato e, cioè, l’imposta evasa ed illecitamente “risparmiata†perché non versata nelle casse dello Stato.
Sempre più convinti che quello della “legalità fiscale†è un messaggio che deve passare attraverso i cittadini, le Fiamme Gialle pescaresi annunciano che continueranno ad effettuare una incisiva ed efficace azione di contrasto all’evasione ed all’elusione fiscale anche attraverso un deciso incremento di tale tipo di operatività che ha il vantaggio di tradursi in effettivi recuperi di risorse alle casse dell’erario, a tutto beneficio della comunità .