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La Guardia di Finanza attua a Pescara un vasto piano di controllo economico del territorio

È in pieno svolgimento, a cura di oltre n.100 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pescara, un vasto “Piano Coordinato di Controllo Economico del Territorio” che interessa diverse aree della città di Pescara e del suo hinterland.
In particolare, pattuglie di finanzieri “in divisa” stanno dando attuazione ad una serie di attività operative volte al contrasto ed alla prevenzione degli illeciti fenomeni dell’abusivismo commerciale e della minuta vendita di merci contraffatte.
Altre pattuglie – in questo caso composte da militari in “abiti civili” – sono contestualmente impegnate nel controllo della regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali da parte di una molteplicità di esercenti, appartenenti alle diverse categorie che caratterizzano il variegato panorama economico della città di Pescara.

I “quadranti” del territorio pescarese oggi maggiormente interessati dalla operazione delle Fiamme Gialle sono quelli di maggiore aggregazione giovanile (Pescara centro, Pescara colli e lungomare nord e sud, queste ultime, zone particolarmente animate in occasione della nota manifestazione “Iron Man 70.3 Italy” ).
Nelle prossime settimane analoghi interventi verranno eseguiti in ulteriori aree della città e della sua Provincia.
Tali tipologie di operazioni si inquadrano, infatti, in consolidate metodologie d’azione, sistematicamente attuate anche nella specifica prospettiva di utilizzare i dati “caldi” acquisiti sul campo per integrare ed attualizzare le attività di monitoraggio ed analisi del tessuto “economico-finanziario”.

La “mappatura del territorio” e le correlate “analisi di rischio” sono, infatti, oramai divenute usuali strumenti di cui si avvalgono i reparti del Corpo al fine di meglio “mirare” ben più approfondite attività ispettive o di indagine (anche di polizia giudiziaria) verso i soggetti nei cui confronti emergono significativi indizi di comportamenti illeciti e di “infedeltà fiscale”.
Si evidenzia che l’odierno “Piano Coordinato” ha quali obiettivi non solo quello di tutelare gli operatori economici “regolari” dalla sleale ed illecita concorrenza degli abusivi e di coloro che vendono merci fuori norma, ma anche l’obiettivo di evitare che gli esercenti che rispettano gli obblighi di emissione dei documenti fiscali finiscano con il risultare indebitamente “svantaggiati” rispetto a loro concorrenti che violano le norme tributarie.

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