I finanzieri della Compagnia Guardia di Finanza di Frosinone hanno concluso un’indagine di polizia giudiziaria finalizzata alla repressione del fenomeno dell’utilizzo di prodotti dopanti nelle palestre della Ciociaria.
Nel corso dell’attività investigativa, svolta principalmente attraverso pedinamenti, appostamenti e indagini tecniche, sono state effettuate diverse perquisizioni che hanno portato al sequestro di circa 150 farmaci dopanti quali l’efedrina, il metilfenidato, i beta-bloccanti e l’ormone somotodropo – noto come GH -, ceduti ed utilizzati in assenza di prescrizioni mediche e quindi senza controllo sanitario.
Tutti i prodotti sequestrati, secondo quanto accertato dai finanzieri, sono annoverati nella “â€lista delle sostanze e metodi proibiti del Codice Mondiale Antidopingâ€â€ entrata in vigore il 1 gennaio 2010 ed utilizzati negli ambienti del body building per aumentare considerevolmente le masse muscolari a fronte di repentini cali della massa grassa, al mero fine di alterare il risultato della competizione sportiva alla quale l’atleta partecipa.
All’esito delle indagini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Frosinone tre persone per violazione della disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e per infrazione alle leggi sulla sicurezza dei prodotti.
In particolare, si tratta di tre giovani di Colleferro e Ceccano, dei quali uno aveva il compito di acquistare dal mercato nero nazionale ed internazionale i prodotti dopanti, mentre gli altri due gestivano una palestra a Ceccano (FR), fornendo i prodotti vietati agli atleti che, in previsione della partecipazione a gare agonistiche, ne facevano richiesta.
L’operazione di polizia giudiziaria conclusa dalla Guardia di Finanza di Frosinone si inserisce in un settore ritenuto particolarmente a rischio, in quanto i prodotti dopanti possono causare gravi effetti molto dannosi per la salute a fronte di vantaggi sportivi non dimostrati.