Dal carcere di Cassino non si scappa e anche i progetti di evasione vengono fermati sul nascere. Al di la di qualche timida smentita sui giornali locali, l’operato degli agenti della penitenziaria di Cassino è stato provvidenziale per sventare quello che, inconfutabilmente, sembra essere, se non un tentativo, quantomeno un piano di evasione. La presenza di lenzuola annodate, così come le lime nelle torte, difficilmente, in un carcere possono essere giustificati da altri fini.
Di tentativo di evasione parla apertamente il sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe che per bocca del suo segretario generale Donato Capece che elogia il lavoro degli agenti di polizia penitenziaria e dice: “E’ solamente grazie alla professionalità , alle capacità ed all’attenzione del Personale di Polizia Penitenziaria che qualche giorno fa a Cassino è stata impedita una clamorosa evasione dal carcere. Grazie all’intuito, all’attenzione ed allo scrupolo dei nostri Agenti- continua il rappresentante sindacale – sono state trovate, all’interno di un congelatore in uso ai detenuti ubicato nella Seconda Sezione, delle lenzuola annodate della lunghezza di circa 3 metri, abilmente occultate. Tra gli accertamenti al vaglio delle indagini interne della Polizia Penitenziaria vi è ovviamente da identificare colui o coloro che hanno nascosto la corda per evadere dal carcere. Grazie all’attenzione dei Baschi Azzurri, dunque, è stata impedita una possibile clamorosa evasione da Cassino. Questo grave episodio conferma ancora una volta le gravi criticità del sistema carcereâ€.
Al sindacalista fa eco la direttrice del carcere Maria Civitareale. “La corda rinvenuta era lunga e robusta – ha dichiarato la direttrice ma in seguito ad una accurata ispezione dell’intero carcere non sono state rinvenute vie di fuga o altre situazioni sospette tanto da poter far ipotizzare che quello fosse un tentativo di evasione. Non possiamo dire con certezza da quanto tempo quella corda fosse lì, ma rimaniamo vigiliâ€.
Ermanno Amedei