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Ares 118; Cuozzo (UgL): “La Regione Lazio apra un tavolo di trattativa”

La Regione Lazio deve aprire un tavolo di trattativa. La carenza di personale ed i carichi di lavoro sono insostenibili. Così Antonio Cuozzo, segretario regionale UgL Sanità, sintetizza la situazione che si è venuta a creare nell’ambito dell’Ares 118.
“Riteniamo che l’Ares 118 del Lazio debba essere messa in condizione di operare al meglio e perciò proponiamo alla Regione Lazio di aprire un tavolo di trattativa per la salvaguardia dei livelli occupazionali e della piena efficacia delle prestazioni offerte ai cittadini”.
Lo dichiara il segretario dell’Ugl Sanità Roma e Lazio, Antonio Cuozzo, aggiungendo che “continui tagli alle retribuzioni e carichi di lavoro insostenibili non possono certo aiutare a mantenere la qualità e la quantità dei servizi assistenziali erogati”.
“Da mesi – spiega il sindacalista – denunciamo la quasi totale mancanza di mezzi medicalizzati nelle province, le continue esternalizzazioni del servizio Ambulanza, nonché equipaggi composti da due unità anziché tre, come previsto dalla normativa vigente, e la drammatica mancanza di personale dovuta al blocco del turnover e alla mobilità regionale in entrata”.
“Lo stato di agitazione del personale dell’Ares 118, indetto per sollecitare l’intervento delle istituzioni, continuerà fino a quando le nostre istanze non saranno accolte e – conclude Cuozzo – finché non si troveranno risposte valide a garantire il servizio pubblico essenziale di emergenza sanitaria nel territorio regionale”.

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