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Epidemia di colera a Cuba, rischi potenziali per i viaggiatori europei

Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo: Il 3 luglio il Ministero cubano della salute ha confermato un’epidemia di colera nel sud-ovest città di Manzanillo. È la prima volta in quasi 150 anni che un’epidemia di colera è segnalata nell’isola. Pesanti piogge e le temperature elevate durante le settimane precedenti hanno probabilmente influenzato l’insorgenza della malattia. Sono stati ufficialmente confermati a partire dal 3 luglio 53 casi di colera Vibrioe, tra cui tre decessi,.
Dal 7 luglio, diverse fonti dei media hanno riportato un numero maggiore di casi e la malattia si è diffusa in altre città tra cui la capitale, Havana.
In questa fase non c’è nessuna informazione disponibile circa il ceppo del virus, né l’origine del focolaio.
Secondo il Ministero della salute a Cuba, sono state attuate misure di controllo, inclusi campionamento e chiusura di pozzi privati e pubblici contaminati, il trattamento delle acque reflue, la fornitura di acqua clorurata nei tubi delle zone interessate e nello stesso tempo si sensibilizza l’opinione pubblica circa l’importanza delle buone pratiche sanitarie e igieniche.
This article appears on FDA’s Consumer Updates19 page, which features the latest on all FDA-regulated products.Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” vi è un potenziale rischio per l’infezione dei cittadini europei che viaggiano a Cuba.
Il colera è un’infezione causata dal batterio Vibrio cholerae dei sierogruppi O1 o O139. Il consumo di cibo e acqua contaminato provoca l’infezione. Dopo un periodo breve di incubazione, meno di cinque giorni, potrebbero sviluppare i sintomi tipici, caratterizzati da diarrea acquosa e vomito.

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