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Fiat, ondata di licenziamenti in arrivo negli stabilimenti italiani

Dall’A.S.La COBAS Lavoratori gruppo FIAT riceviamo e pubblichiamo: Fiat prevede di chiudere due dei suoi stabilimenti auto in Italia entro 2 anni se non vi sarà una ripresa delle vendite.
MIRAFIORI e CASSINO gli stabilimenti piu’ a rischio.
Questa decisione riguarderà circa 15.000 lavoratori e le loro famiglie.

Mirafiori è sotto minaccia di chiusura da anni. Già nel 2011 l’amministratore delegato Sergio Marchionne aveva dichiarato che la produzione nello stabilimento torinese non era proficua.

La produzione PROCEDE a intermittenza con periodi di pausa lunghissimi,durante i quali i lavoratori sono costretti a vivere con i penosi sussidi della cassa integrazione.

In questi giorni, dopo le drammatiche dichiarazioni di Marchionne i nervi dei lavoratori sono al limite e si prevede un autunno molto caldo.

Lo stabilimento di Cassino è sito in una zona dove è in continuo aumento la povertà.
La disoccupazione giovanile è due volte superiore rispetto al nord.

La eventuale chiusura degli stabilimenti dimostra il completo fallimento della politica locale e nazionale, sia di centro-destra che di centro-sinistra e del sindacato concertativo.

A.S.La COBAS annuncia uno sciopero di otto ore in tutto il gruppo Fiat e una manifestazione nazionale a Roma entro la fine di settembre.

L’obiettivo principale dello sciopero è protestare contro la chiusura delle fabbriche e l’introduzione dei contratti individuali di “FABBRICA ITALIA” .
I posti di lavoro e i diritti dei lavoratori possono essere difesi solo attraverso la LOTTA.

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