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Fonte (IdV): “Un articolo specifico nello Statuto comunale per la salvaguardia dell’ambiente e degli spazi naturali”

Tutelare l’ambiente ,la natura del nostro territorio è questo lo spirito dell’iniziativa del capogruppo IdV in consiglio comunale, Igor Fonte. L’iniziativa consiste nell’ inserire nello Statuto un articolo specifico che riconosca fra i poteri del Comune la salvaguardia dell’ambiente e degli spazi naturali. “Porterò in sede di prima commissione consiliare permanente  – spiega Fonte – una proposta di modifica allo statuto comunale che si tradurrà nell’inserimento di un articolo che riconosca, nell’ambito di quelle che sono le competenze e i poteri del Comune, tra i principi fondamentali una disposizione relativa alla salvaguardia dell’ambiente e degli spazi naturali che compongono la nostra città.” “Le ultime notizie di cronaca, – ha continuato Fonte, da sempre in prima linea per la legalità – come il paventato ritorno del progetto di installazione di un impianto per lo smaltimento dell’amianto e di rifiuti tossici pericolosi nel cassinate, unito all’annosa vicenda del sito di rifiuti del Nocione, pongono alla ribalta la tematica della tutela dell’ambiente nel nostro territorio. Da qui la volontà di portare all’attenzione della massima assise civica una proposta che renderebbe Cassino, non solo un Comune virtuoso in ambito della tutela dell’ambiente, ma un vero e proprio esempio per tutti gli altri Comuni italiani. Senza dimenticare che così facendo si andrebbe a colmare una lacuna del nostro ordinamento giuridico che è sprovvisto di un articolo che tuteli espressamente la natura e l’ambiente. Infatti nella nostra Costituzione (che di certo è completa e strutturalmente ben fatta) viene nominato solo il paesaggio del nostro Paese, andando di fatto a regolamentare solo l’aspetto visivo e pittoresco. Questo comporta che i reati ambientali nel nostro ordinamento penale non configurano mai come delitti (eccetto il trasporto illecito dei rifiuti), ma vengono sanzionati esclusivamente come contravvenzioni. Ciò implica conseguenze paradossali, tra cui la prescrizione del reato in tempi molto brevi: chi, ad esempio, si rende colpevole di un interramento di rifiuti tossici, potrebbe non essere punito per la prescrizione quinquennale del reato. Va da sé che di questa lacuna ne trae beneficio soprattutto la criminalità organizzata, dal momento che le contravvenzioni, a differenza dei delitti, non sono comprese nel reato di associazione a delinquere. Sulla scorta delle Costituzioni Sud Americane (Ecuador e Bolivia), quindi, vorrei far inserire nel nostro Statuto Comunale una norma di principio che garantisca la massima tutela dell’ambiente e della natura sul nostro territorio, definendo la natura con la dicitura ‘Madre Terra’. Sono ben consapevole che per la ripartizione delle competenze Stato – Regioni la tutela dell’ambiente spetta esclusivamente allo Stato, ma prevedendo questa norma di principio all’interno del nostro Statuto potremmo dare un forte segnale, non solo ideologico, ma di senso civico oltre che un esempio per altri Comuni della Regione Lazio e perché no dell’Italia al fine di poter, eventualmente, coinvolgere anche il Legislatore per una riforma che andrebbe ad avvantaggiare la natura, l’ambiente e quindi tutti i cittadini.”

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