Il Manifesto del contribuente. Critica alla riforma della Giustizia Tributaria ed importanti proposte di modifica
22 Luglio 2012Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo:
Le recenti modifiche legislative in tema di procedure e giustizia tributaria a partire dal declassamento della stessa, all’introduzione accertamento esecutivo, della mediazione fiscale obbligatoria e dell’inammissibilità del ricorso per cassazione in caso di precedenti conformi ai fini del ricorso, sia a detta degli operatori, ma anche degli stessi cittadini che si trovano a dover essere costretti a difendersi, hanno modificato in peius le procedure a difesa del contribuente onesto sia in campo amministrativo che giudiziale.
Se siamo tutti convinti che è giusta e sacrosanta la lotta all’evasione fiscale, ma, allo stesso tempo, bisogna consentire una corretta e piena difesa dei contribuenti, senza limitazioni giuridiche e sostanziali, cosa che le novità normative introdotte hanno notevolmente peggiorato.
Così Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Dirittiâ€, non poteva esimersi dal pubblicare quello che è un vero e proprio “Manifesto del contribuente†inedito redatto dal noto tributarista avvocato Maurizio Villani e dall’avvocato Francesca Giorgia Romana Sannicandro, al fine di sensibilizzare il legislatore in sede di legge delega per la riforma tributaria, a modificare il processo tributario e mettere il contribuente sullo stesso piano processuale del fisco, senza alcuna limitazione difensiva, il tutto con una serie di proposte di riforma eque e assolutamente condivisibili.
Come hanno tenuto a precisare gli autori dell’importante documento che di seguito pubblichiamo, “La riforma fiscale in cantiere deve tenere conto delle grosse lacune oggi presenti nel percorso processuale – tributario, adoperandosi per una urgente e necessaria riforma del processo tributario; perché, se è giusto e corretto combattere l’evasione fiscale, dev’essere altrettanto giusto e corretto, nonché costituzionalmente legittimo, concedere la facoltà (attualmente garantita dalla Costituzione, almeno sulla carta) al contribuente onesto, di difendersi al cospetto di un giudice terzo ed imparziale, oltre che competente, senza soggiacere a nessun tipo di limitazione istruttoria o a nessun declassamento difensivo.
Nessun contribuente deve essere costretto a seguire questo illogico ed illegittimo bivio : pagare o conciliare!
Infine, è auspicabile che il presente “manifesto del contribuente†sia sottoscritto da tutti i cittadini – contribuenti, dai professionisti, dagli ordini professionali, al fine di sensibilizzare il Parlamento ad emanare la riforma tributaria, come delineato nelle note precedenti.
Combattere l’evasione è possibile, solo dopo aver ritrovato un dialogo paritario con il fisco, soprattutto in fase processuale.â€
Per tali ragioni, lo “Sportello dei Dirittiâ€, oltre a cointeressare i parlamentari che sino ad oggi si sono dimostrati vicini ai cittadini anche in tali delicata materia, a partire dal capogruppo al senato di IDV, Felice Belisario, invita tutti i cittadini, contribuenti, professionisti, ordini professionali, a sottoscriverlo per dare maggiore forza a queste proposte che potranno riportare sullo stesso piano cittadini e fisco.