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Latte direttamente nelle vene, ipotesi agghiacciante per la morte di un bimbo di sette mesi

Resta al momento solo una ipotesi investigativa, ma sarebbe inquietante se fosse verificata. A Roma, un bambino di sette mesi, nato prematuramente, sarebbe morto perché gli avrebbero iniettato del latte direttamente nelle vene. La morte del piccolo con genitori di origini filippine è avvenuta il 29 giugno e il suo corpo stava per essere cremato come avviene per i decessi per cause naturali dei piccoli. Poi la procura ha bloccato tutto su segnalazione dei carabinieri del Nas e di una denuncia sporta dai genitori dl piccolo. Il bimbo era ricoverato al Grassi di Ostia, ma sarebbe poi stato trasferito al San Giovanni dove poi è morto. Un decesso classificato come “decesso improvviso per shock” e sulla cartella clinica sarebbe riportata la giusta terapia. Come è possibile che nessuno si sia accorto di nulla? Per questo la Procura ha iscritto nel registro degli indagati sei persone tra medici e infermieri del San Giovanni. Tra le ipotesi, oltre all’errore, anche quella del sabotaggio.

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