In tempi di crisi occupazionale, si sa, ci si aggrappa a tutto, quando poi lo spiraglio di luce viene da un posto pubblico, allora si smuovono tutti i Santi, per chi li ha, e forse anche Qualcuno più in alto. Già perché un posto da vigile urbano, anche se part-time ed a tempo determinato non si butta proprio via. Si studia per quel concorso, pubblicizzato con tanto di bando, si spera di essere tra i fortunati che indosseranno quella divisa, anche se solo per quattro mesi e per qualche ora al giorno. A volte, però, i sogni urtano con la realtà e con chi ha ‘più santi in Paradiso’, ed allora le cose non sono così trasparenti come si vorrebbe, tanto da far prevalere lo sconforto e la sfiducia, come ci scrivono in una lettera giunta in redazione, alcuni nostri lettori. Nella missiva descrivono quel che è capitato loro, in veste di partecipanti a quel concorso, per quattro agenti di polizia locale al comune di Sora. Alcuni di loro, infatti, dopo la pubblicazione del bando, secondo il racconto, si son già imbattuti nelle prime ‘difficoltà ’. Sì, chiamiamole difficoltà , ma il termine giusto sarebbe un altro, quello delle ‘classiche voci’ che davano già il numero, tre uomini ed una donna, quali ‘fortunati vincitori’ del concorso. E la cosa, a loro è sembrata già puzzare di poca trasparenza, ma i nostri lettori fiduciosi, ma non troppo, non si sono dati per vinti:  “solo voci di paese per scoraggiare i partecipanti†hanno pensato, e sicuri della loro preparazione, ma soprattutto nella correttezza e trasparenza degli esami, si son presentati il giorno fissato a sostenere le fatidiche prove, una scritta e una orale. La prima, quella scritta, trenta domande ed un’ora di tempo per rispondere, si svolge senza tanti problemi, tranne una ‘piccola inezia’, secondo loro, dovuta alla mancanza del codice a barre sui fogli della prova. Beh, non sarà un codice a barre a creare problemi, pensano i nostri lettori che proseguono il racconto delle loro disavventure. Invece sì, perché senza quei codici i fogli potrebbero essere dirottati…a piacimento di qualcuno verso i candidati ‘fortunati’. Ma i veri problemi arrivano con le prove orali, sempre secondo quanto scrivono i nostri lettori. Chi va ‘per concorsi’ sa – continuano gli ‘aspiranti agenti di Sora’ – che alle prove orali i candidati hanno la possibilità di scegliere in tre diverse scatole le diverse materie e le tre domande a cui dover rispondere. Ebbene – proseguono nella lettera – al concorso di Sora tutto ciò non è stato possibile. I candidati si son trovati le domande su cui rispondere già stabilite dalla commissione e scritte su un foglio, senza alcuna possibilità di scelta. Anche in questo caso – a loro dire, ma sembrerebbe anche a noi – qualcosa non torna. Ma non basta, perché i risultati delle prove dei giorni precedenti, anziché essere pubblicati subito sono stati pubblicati quattro giorni dopo! Sarà un caso si chiedono i nostri lettori? Non lo sappiamo, ma non lo sanno e non se lo spiegano neppure gli ‘aspiranti agenti’. Che sia un modo per giudicare in maniera un po’ ‘troppo flessibile’ per aiutare i tre uomini e la donna? Anche in questa situazione gli ‘aspiranti agenti’ ci vedono poco chiaro. Si dice che a pensar male si faccia peccato, ma che quasi sempre si indovini! Queste le disavventure fin qui raccontate dai nostri lettori che, siamo certi, non mancheranno di suscitare le classiche e puntuali “precisazioniâ€, “rettificheâ€, “contro-precisazioni†e speriamo solo queste. Noi, però, nel rispetto del ‘diritto di replica’ saremo qui a riportarle fedelmente qualora arrivassero. Ai nostri ‘aspiranti agenti di polizia locale’ va sicuramente la solidarietà per la battaglia di legalità e trasparenza intrapresa. Se può consolarli possiamo dire che a Cassino si è verificata una situazione ‘quasi simile’. L’unica differenza consiste nella motivazione ufficiale fornita allo spostamento della data delle prove d’esame, ‘sospese’, dovuta ad “un guasto al sistema dell’aria condizionata†che ha reso impossibile il regolare svolgimento delle stesse per gli oltre trecento partecipanti in una torrida giornata di giugno! L’unico problema è che quegli oltre trecento partecipanti aspettano, da quel giorno, che sia fissata la nuova data per le prove d’esame… che ancora non arriva! Consolatevi amici di Sora, continuate ad aver fede, ma sappiate che…tutto il mondo è paese!
F. Pensabene