Dall’Ugl Sanità riceviamo e pubblichiamo:
“Abbiamo chiesto al sindaco di Montecompatri di sollecitare un intervento urgente delle istituzioni per porre fine alle difficoltà che sono costretti ad affrontare i lavoratori del San Raffaele a causa dei continui ritardi nell’erogazione degli stipendiâ€.
Lo rendono noto il segretario dell’Ugl Sanità Roma e Lazio, Antonio Cuozzo, e il dirigente provinciale Ugl Sanità Roma, Gianluca Giuliano, che oggi, al termine del corteo di protesta organizzato in concomitanza dello sciopero del personale della casa di cura, hanno incontrato il primo cittadino Marco De Carolis, a cui hanno anche chiesto di “allertare il Prefetto per il mantenimento dell’ordine pubblico, che potrebbe essere compromesso proprio dall’esasperazione a cui sono stati portati i lavoratori della clinica da una situazione insostenibile, che si protrae ormai da troppo tempo, e dovuta non solo ai continui ritardi nei pagamenti degli stipendi, ma anche dal clima di incertezza che grava sul loro futuro, dalla pretesa della direzione di applicare unilateralmente i contratti peggiorativi (UNEBA), e dalla mancata applicazione dei rinnovi contrattuali dal 2005â€.
“Se da un lato i lavoratori e le loro famiglie non possono differire il pagamento di bollette, mutui e tasse – continuano i sindacalisti – dall’altro non riteniamo giusto che debbano ricevere quanto spetta loro di diritto per l’attività professionale prestata con costanti e lunghi ritardiâ€.
“La scorsa settimana l’azienda ci ha rassicurato che entro dieci giorni verrà corrisposto il 50 per cento dello stipendio di giugno, ma – concludono – finché le istituzioni non interverranno per porre fine a questa situazione inammissibile, continueremo con lo stato di agitazione e con altre azioni di protestaâ€.