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56esimo anniversario della strage di Marcinelle in cui morirono 262 persone, il messaggio del presidente della regione Molise Michele Iorio

Il riconoscimento quale patrimonio dell’UNESCO della miniera di Bois du Cazier, a Marcinelle, in Belgio, rappresenta il massimo tributo che le civiltà evolute a livello globale possono fare alle 262 vittime, tra cui molti italiani e vari molisani, dell’esplosione che investì quell’impianto l’8 agosto del 1956. La miniera di Marcinelle, dunque, diventa, insieme alle altre tre riconosciute dall’UNESCO, sempre in Belgio, monumento e monito perenne all’umanità tutta affinché il lavoro, che è a base di ogni civiltà, sia svolto in condizioni di sicurezza, senza sfruttamento e con una giusta retribuzione. Tutte condizioni che erano in scarso modo rispettate in quella miniera di Marcinelle nel 56 e che ancora non lo sono in altre parti del mondo, in cantieri o in luoghi di lavoro. Nel ricordare allora quell’evento e il dolore che ingenerò nelle famiglie e nell’opinione pubblica, il Molise del 2012, idealmente raccolto davanti ai cancelli di Bois du Cazier, tributa onore a chi ha perso la vita lavorando e ribadisce l’impegno ad affinare l’azione di prevenzione e di salvaguardia di ogni iniziativa occupazionale. Occorre che le Istituzioni statali, regionali e locali, di carattere pubblico e privato, lavorino sempre più in rete, rispondendo ad una logica di collaborazione franca ed efficace, affinché ogni lavoro, in ogni parte del mondo, anche il più pericoloso, venga svolto in condizioni di sicurezza e di garanzia. È questo un obiettivo che qualifica una civiltà e che nessun progetto o idea di crescita e sviluppo sociale ed economico non può permettersi di trascurare.

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