Barriere architettoniche anche sulle spiagge. La segnalazione di alcuni turisti sullo stato degli accessi a mare e le passerelle
20 Agosto 2012Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo:
È già un’impresa quotidiana per chi ha un handicap muoversi nelle nostre città , ma diventa una battaglia da titani, in troppe località costiere, il solo tentativo di raggiungere la spiaggia per potersi godere qualche ora di relax o per rinfrescarsi con un bagno in mare contro la calura dell’ennesima ondata di calore che ha colpito l’Italia. È un problema serio e annoso, quello degli accessi al mare e delle passerelle lasciate all’incuria del tempo o di barbari che ne utilizzano porzioni come combustibile per i falò che Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Dirittiâ€, rilancia a livello nazionale dopo aver ricevuto decine e decine di segnalazioni che provengono da tante, forse troppe località balneari del Belpaese.
Per tali ragioni, l’invito dello“Sportello dei Diritti†va a tutte le amministrazioni comunali costiere cui é demandata la gestione e la fruibilità del pubblico demanio, a garantire l’accesso alle spiagge ai disabili predisponendo strutture e passerelle adatte, curandone la manutenzione prima e durante la stagione balneare e a sanzionare attraverso le polizie locali, nel rispetto delle normative vigenti, tutti gli stabilimenti balneari e titolari di concessione che non abbiano provveduto a rimuovere le barriere architettoniche per l’accesso ai lidi perché il diritto a godere del mare è un diritto di tutti.