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Blitz ambientale alla centrale Ser sul lungo rapido a Sant’Elia, sequestrato materiale contaminato

Un blitz degli ambientalisti ha permesso, questa mattina di far sequestrare un lungo tratto del fiume Rapido ai confini tra Cassino e Sant’Elia su cui la società che gestisce la discussa centrale Ser per la produzione di energia elettrica stava realizzando dei lavori di pulitura del fiume. Con due grosse pale meccaniche sono stati rimossi circa 250 metri cubi di ghiaia e fanghi con lavori che gli ambientalisti sostengono essere non autorizzati. “Un lavoro che deve essere autorizzato dall’Ardis – dichiara Salvatore Avella di Fare Verde – mentre la società aveva interpellato solo l’amministrazione provinciale e il Comune di Sant’Elia Fiumerapido, enti  che sull’argomento non hanno competenza. La rimozione di tutto quel materiale dall’alveo ha inoltre distrutto centinaia di tane di ogni genere di fauna. Inoltre  i fanghi rimossi sono inquinati dagli scariche fognari di Sant’Elia e Vallerotonda che non hanno depuratore e sono rimasti ammassati lungo le sponde del fiume”. La polizia provinciale intervenuta su richiesta degli ambientalisti ha posto sotto sequestro l’area a scopo preventivo.
Foto A. Ceccon

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