Si è concluso con un momento di festa e in un’atmosfera di amicizia il Torneo di calcio a 5 a favore della Casa della Carità , che ha visto impegnate otto squadre e la cui ultima partita si è disputata venerdì 27 u.s. a S. Angelo in Theodice. Il Torneo è stato organizzato da un piccolo gruppo di Amici della Casa, che con impegno e dedizione hanno voluto mettersi in continuità con il primo Torneo di calcetto pro Casa della Carità , che si svolse dal 6 dicembre 2009 al 31 gennaio 2010, coniugando sport e solidarietà .
Martedì 31 luglio alle ore 20,00 presso la Casa della Carità in Cassino, si sono ritrovati insieme gli “Amici†della Casa, con semplicità e soddisfazione, per ringraziare tutte le squadre che hanno partecipato al Torneo e premiare le due squadre che si sono piazzate al primo e al secondo posto.
Facendo corona intorno al tavolo su cui troneggiavano le due coppe, gli amici hanno ascoltato le parole di Suor Ermanna Beccacece, Coordinatrice della Casa, la quale ha ringraziato di cuore Giamrico Rossi, principale animatore dell’iniziativa e gli altri del gruppo, facendo notare quanto sia importante ed eloquente che uomini e giovani si diano da fare per aiutare altri uomini che si trovano in situazioni di disagio e difficoltà . Luigi Pietroluongo, responsabile delle relazioni esterne della Casa, ha ringraziato in particolare Stefano Corsi, membro della presidenza regionale dell’Unione Sportiva Acli del Lazio alla comunicazione, per essere venuto da Roma accettando l’invito e gli ha dato la parola. Corsi ha ricordato il ruolo dell’Unione Sportiva delle Acli, riconosciuta dal Coni, che sostiene, sviluppa e organizza attività motorie, ludiche e sportive per persone di ogni età e di ogni condizione, in particolare per chi è più esposto ad emarginazione fisica e sociale, e che a livello regionale, nel rispetto dell’autonomia delle province, sostiene le iniziative in ambito territoriale. “La mia presenza qui stasera, ha dichiarato, manifesta il riconoscimento da parte di tutto il comitato regionale e del presidente Umberto Soldatelli, del lavoro qui svolto, in linea con la vocazione sociale delle Acli e con il carisma dell’Unione Sportiva, che mira allo sport per tutti senza l’ossessione del risultatoâ€. Perciò il rappresentante regionale ha ringraziato il presidente provinciale Gianrico Rossi per il lavoro svolto sul territorio. Prendendo la parola, quest’ultimo ha dichiarato che il successo di questa “modesta iniziativa†è stato possibile grazie all’impegno di pochi, in particolare di Antonio Vitale, responsabile della Società Sportiva Aquilonia-calcio e membro essenziale dello staff organizzativo; ha aggiunto che questa 2ª edizione del Torneo non solo è in continuità con la prima, ma si inserisce in un calendario di iniziative un po’ più vasto, che vedrà presso la Casa della Carità già da settembre un corso per istruttori di mountain bike e più in là uno di educazione cinofila. Ha poi portato il saluto del presidente provinciale del Coni Luigi Conte.
A questo punto Luigi Pietroluongo, nel fare i dovuti ringraziamenti, ha voluto nominare in particolare l’impeccabile arbitro, Giovanna Butera, dopo di che ha chiamato i rappresentanti della squadra che si è aggiudicata il secondo posto in classifica, la squadra “Adisuâ€, a cui il rappresentante regionale Corsi ha consegnato la coppa e una fornitura di vino offerta dalla “Bottega del vino†di Bruno Simoni.
Infine, chiamata la squadra “Atletico D’Epiroâ€, piazzatasi al primo posto, è stata consegnata da Suor Ermanna la coppa più grande, accompagnata dal buono per una cena offerta da Orlando Adamo del ristorante “Bianco Noir†di Cassino.
E come in ogni casa in cui si fa festa con gli ospiti abituali e gli amici intervenuti, non poteva mancare una squisita torta, opera come sempre di Sr. Teresa, che insieme alle due consorelle Terziarie Regolari Francescane, si prende cura della Casa della Carità e in particolare della cucina. Il buon dolce e un brindisi hanno siglato in armonia la serata.
È stata un momento di festa, semplice, familiare, autentica. Anche questa volta la Casa ha dimostrato di essere un luogo da abitare, un luogo da vivere.