Il Comune di Cassino recupera due milioni di euro dalla vicenda Acqua Campania
12 Agosto 2012“Nella causa di appello contro Eni Acqua Campania, siamo intervenuti per bloccare il pagamento di oltre un milione di euro. Entrando nel merito della questione, c’è da sottolineare innanzìtutto che la materia del contendere riguardava esclusivamente una questione tributaria, in particolare un esborso dell’Iva dovuta dal Comune di Cassino sulle forniture di acqua a titolo gratuito erogata dalla Eni Acqua Campania, in compensazione della convenzione stipulata con la Regione Campania. Dopo aver reperito una serie di documenti non presentanti dall’Ente nel giudizio di primo grado, tra cui la convenzione originaria tra il Comune e la Regione Campania, abbiamo sostenuto, insieme all’avvocato dell’Ente, nel ricorso in appello una serie di nuovi elementi, a partire dall’insussistenza della pretesa ed il difetto di giurisdizione del Giudice Ordinario in favore del Giudice Tributario, dal momento che la questione in causa è di natura tributaria. Alla luce di questi nuovi elementi, la Corte di Appello di Roma, con ordinanza del 10 luglio 2012, ha ritenuto meritevoli di approfondimento i motivi addotti in appello e ha sospeso l’esecutività della sentenza emessa dal Tribunale di Cassino il 19 maggio 2011 che condannava l’Ente al pagamento di oltre 1 milione di euro, rinviando la questione ad un prossima udienza fissata per il 6 ottobre 2015. Si tratta quindi di un risultato importantissimo che unito all’attività dei serivizi legali del Comune di Cassino, finalizzata all’individuazione dei vuoti formatisi nel passato, ha consentito un risparmio di quasi due milioni di euro per l’Ente stesso. Un’attività che ha permesso, infatti, di scoprire che il Tribunale di Roma, nell’anno 2010, aveva liberato tre somme pignorate al Comune di Cassino per un totale complessivo di 560.000 euro senza che l’Ente ne fosse a conoscenza. Denaro che, quindi, giaceva senza essere utilizzato e che ora è stato recuperato ed accreditato in favore del Comune di Cassino. In una situazione analoga, infine, è stata rilevata l’illegittimità di due pignoramenti che avevano ad oggetto somme per un totale di 369.000 euro. Anche in questo caso le somme sono state liberate dal vincolo del pignoramento e riaccreditate in favore dell’Ente.†È quanto emerge in una nota congiunta dell’assessore agli affari legali e vice sindaco di Cassino, Luigi Montanelli e dell’assessore alle finanze Enzo Salera.