Un’area di circa quattromila metri quadri, in cui erano state allestite alcune serre per la coltivazione e la lavorazione di marijuana, è stata scoperta dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma nei pressi della stazione di Roma Casilina, in via degli Angeli.
Ad insospettire i “Baschi verdi” del Gruppo Pronto Impiego di Roma nel corso di un normale pattugliamento è stato il forte odore tipico delle piante di marijuana proveniente da un dirupo della zona, nota per i numerosi antichi sotterranei in pietra ora adibiti alla coltivazione di funghi.
Dalle indagini è emerso che la possibile fonte dell’esalazione era limitrofa ad un’impresa agricola situata nelle vicinanze, nei cui confronti – non appena raccolti sufficienti elementi per escludere possibili accessi da altre vie – è, quindi, scattata la perquisizione dalle Fiamme Gialle per la verifica dell’esistenza di piantagioni di cannabis indica.
All’interno del sito i Finanzieri hanno scoperto un tunnel sotterraneo, con un primo tratto adibito a fungaia ed, a seguire, alcune serre per la coltivazione di cannabis con numerosi filari di piante, un efficace impianto di lampade alogene ed un efficiente sistema di irrigazione, composto da cisterne di acqua sotterranee, autoclavi ed una rete capillare di tubi riposti nella parte sottostante la piantagione.
La struttura era completata da una stanza per l’essiccazione della materia prima con deumidificatori, tavoli da lavoro con vari utensili, bilance di precisione, prodotti chimici ed uno strumento utilizzato per la triturazione dello stupefacente.
Numerosi i sacchi di plastica contenenti piante di marijuana, che sul mercato ha prezzi al dettaglio pari a 7/8 euro al grammo.
In base allo stato dei luoghi, è ipotizzabile che l’organizzazione avesse deciso di estendere la lucrosa attività , con l’allestimento di ulteriori strutture per la coltivazione di cannabis.
Al termine del conteggio, il quantitativo rinvenuto ammonta a circa 340 chili di sostanza stupefacente, da cui sarebbero state ricavate circa 340 mila dosi con un guadagno stimato in circa 3 milioni di euro, mentre l’uomo, C.O. di 57 anni, titolare dell’azienda agricola, è stato arrestato e posto a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica sotto la cui direzione proseguiranno, ora, le indagini volte all’individuazione dei complici del gestore.
A conclusione delle operazioni, un fattivo contributo alla cinturazione ed alla messa in sicurezza dell’area è stato fornito dagli uomini del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.
L’attività si inquadra nel più ampio dispositivo posto in essere dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza nell’ambito del “III Patto per Roma sicura”.
(Fonte www.gdf.it)