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Sfrattati dalla cacca dei piccioni, in Vico Agorai a Lanciano la gente va a vivere altrove

Sfrattatati dai piccioni, o meglio, dai liquami dei piccioni. E’ insostenibile la situazione in cui sono costretti a vivere alcuni lancianesi residenti nel centro storico. La situazione che viene da definire più drammatica è quella in Vico Agorai, il numero quattro, quello che inizia proprio davanti al palazzo in cui sono ubicati gli uffici della Manutenzione.

Il suggestivo budello di competenza comunale che dalla Strada dei Frentani scende con qualche gradino fino alla strada degli Agorai ha la caratteristica di essere abitata più dai piccioni che dagli uomini. A centinaia i volatili annidati sotto i cornicioni e i balconi, una sola famiglia di “umani”. Eppure prima erano di più, ma almeno in una circostanza una famiglia affittuaria ha restituito le chiavi al padrone perché letteralmente cacciata dai liquami. Immaginiamo come sia scomo e disgustoso dover aprire una porta nelle condizioni che le immagini mostrano senza dover aggiungere commento.

Oltre allo schifo per terra, c’è anche quello su una pensilina e, in questo caso, addirittura è a rischio “frana”. Non credo che qualcuno possa sentirsi fortunato se, uscendo di casa, si sentisse scivolare sulla testa un mappazzone maleodorante di cacca di piccione. Un problema che esiste da anni, ma quest’anno sembra essersi acutizzato probabilmente a causa della mancanza di pioggia che pulisce il pavimento. La famiglia “superstite”, con pompa e ramazza, spazza almeno il tratto davanti al loro uscio. Nei pressi di Torre San Giovanni le cose non vanno meglio. I cassonetti dell’immondizia sono letteralmente coperti dai liquami e la gente che deve gettare i rifiuti devono escogitare sistemi per non toccarli.
Er. Amedei

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