Una vera bancarella di licenze per taxi e per attività di noleggio con conducente; questo sarebbe il frentano e, in particolare al uni comuni che ruotano intorno a Lanciano. Un vero mercato che aveva come clientela, principalmente romana che  per accaparrarsi una licenza era disposta a spendere anche 10mila euro. Sarebbero almeno 57 le persone coinvolte nell’inchiesta condotta dalla procura di lanciano e che si focalizza sul comune di San Vito Chietino che avrebbe rilasciato circa 70 licenze nell’ultimo periodo ma sarebbero almeno 400 quelle rilasciate dal 2007 ma basta fare un giro per il piccolo comune abruzzese per capire che di tassisti non ce ne sono poi così tanti, anzi, forse non ce nessuno proprio. Anche se in numero inferiore sotto inchiesta ci sono poi anche i comuni di CastelFrentano, Mozzagrogana, Treglio e Fossacesia.  Quindi falso e peculato, reati che, pero, vedrebbero estranei gli amministratori e coinvolti solo i dipendenti comunali. Il falso consisteva nel richiedere una autorizzazione dichiarando di avere una autorimessa sul territorio comunale. il falso consisteva nel dichiarare ciò quando le rimesse erano su Roma,  il peculato, nel prendere soldi per credere a questo falso.