La Virtus si presenta al nuovo campionato con un roster completamente rinnovato, cosa vi ha spinto a compiere questo taglio netto con la scorsa stagione?
«Lo scorso anno è stata una palestra per noi dirigenti. Abbiamo commesso errori di valutazione nella composizione del roster anche in relazione alla difficoltà del campionato di serie D laziale che, a dispetto del livello, è estremamente competitivo per la famosa storia dei parametri federali. Infatti molti giocatori senior scendono di categoria, in specie a Roma, e rinforzano molte compagini che affronteremo anche quest’anno. Siamo stati così spinti a valutare tutto il rendimento dei componenti del roster della scorsa stagione. Considerato poi che per molti di loro il cartellino non era di nostra proprietà e che, grazie al campionato disputato nelle nostre fila, hanno accresciuto il loro bagaglio tecnico ed agonistico tanto da venire scelti da team di serie superiori, noi ci siamo diretti verso la riconferma solo di coloro che avevano tenuto un rendimento altissimo, Cipriano e Rivetti. Poi con idee chiare, grazie ai consigli del nostro coach Luca Vettese, abbiamo individuato i giusti tasselli per completare un roster che credo possa darci buone soddisfazioni» .
Con un organico così rivoluzionato, secondo lei, si corre il rischio di dover ripartire da zero e ripercorrere un inizio stagione di ambientamento come avvenuto lo scorso anno?
«No, questo rischio non esiste a mio avviso. Abbiamo ingaggiato atleti molto responsabili e soprattutto molto ben disposti al lavoro in palestra. Molto è cambiato rispetto alla scorsa stagione, però, aspettiamo e valuteremo più avanti se le prime positive impressioni saranno confermate alla luce dei risultati del campo che poi saranno le colonne d’Ercole del nostro lavoro estivo. Io e Leandro Zapparato abbiamo alacremente lavorato per definire un gruppo che possa darci soddisfazioni sia in campo che fuori. Le sensazioni sono buone».
Tra tutti, spicca l’ingaggio di Furio De Monaco, cosa può regalare un giocatore così esperto alla vostra squadra?
«Furio è un atleta straordinario, di un altro livello sia mentale che fisico. Sta cercando di inculcare ad ognuno dei nostri tesserati un nuovo modo di stare in palestra alla ricerca della perfezione gestuale. E’ una nuova mentalità per molti dei nostri giovani, ma non per tutti coloro che lo affiancheranno. Tra di loro vi segnalo Mohamed Loughlimi, atleta fenomenale che potrà regalarci un mare di spettacolo in coppia con Furio. Il settore dei piccoli poi, a mio avviso, è senz’altro di prim’ordine. Francesco D’Acunto e Simone Lo Tufo erano la coppia di play che cercavamo perché, per le diverse caratteristiche che hanno, sono giocatori complementari. Infine, speriamo che i giovani possano dare la loro mano a questi giocatori e, allo stesso tempo, carpirne segreti».
Che squadra ha visto in queste prime settimane sotto la guida del nuovo coach?
«Fino ad ora i nostri atleti hanno sudato molto agli ordini del nuovo coach e stanno cercando di mandare a memoria i dettami del nuovo allenatore. L’idea è che questo sistema di gioco possa garantire tanto spettacolo. Nella prima uscita stagionale della squadra, domenica scorsa ad Isernia, la squadra ha destato un’ottima impressione a dispetto del fatto che di fronte aveva una formazione di categoria superiore, C regionale, costruita per vincere il campionato e salire in C1, ma soprattutto con 20 giorni in più di preparazione. L’amichevole, tesa a testare i primi equilibri di squadra e a cercare un primo amalgama di squadra, ha confermato la bontà delle scelte societarie. Sono stati disputati infatti 5 quarti da 12 minuti ed al termine di ogni quarto il punteggio veniva azzerato (i parziali sono stati di 21-22, 29-21, 29-22, 25-18, 20-22, ndr). Il nostro team ha sviluppato un gioco in velocità fatto di tanta transizione e giochi di lettura, che dovranno essere la caratteristica vincente della squadra nel prossimo campionato ed anche il nostro coach è rimasto molto soddisfatto».
Quest’anno la Virtus giocherà nel girone A della serie D laziale. Quali saranno le maggiori insidie e che ruolo potrà ritagliarsi la sua squadra in questo campionato?
«Del nostro girone faranno parte cinque team romani tra cui la Lazio, tre della provincia di Latina e due team ciociari, Sora ed Anagni. Noi vogliamo fare bene, partita dopo partita, ma soprattutto divertire chi verrà a vederci e sicuramente siamo pronti a misurarci con tutti, vendendo ovunque cara la pelle. Sora a mio avviso è la candidata assoluta alla vittoria finale e noi vogliamo ritagliarci un posto nei play off».
Quali saranno le prossime uscite della Virtus in attesa dell’inizio del campionato?
«Disputeremo altre tre amichevoli con team di C1: abbiamo scelto avversari di alto lignaggio, che ci consentiranno di capire i nostri limiti. Domenica prossima ad Atina ospiteremo l’Eurobasket Roma. Siamo molto orgogliosi che la nostra consorella maggiore ci onori della sua visita. Sarà l’occasione per rinsaldare la nostra cooperazione ed i nostri vincoli di amicizia. Il 27, ricambieremo noi la visita recandoci a Roma per l’incontro previsto alle 20.30, ed infine, il 29, giocheremo con Venafro. Tutto ciò proprio per consentire ai nostri ragazzi di raggiungere la giusta condizione in vista dell’esordio del 6 ottobre in trasferta a Roma contro Palocco».
Vuole aggiungere qualcosa?
«Sì, vorrei invitare sin d’ora i nostri tifosi ad Atina per il vernissage con Eurobasket di domenica prossima alle ore 18.30, ma poi soprattutto dare appuntamento a tutti per l’esordio casalingo in campionato con Cisterna, sabato 13 ottobre, ore 19.00 ad Atina. La parola ora è al campo ed i nostri ragazzi lo sanno bene!».