Cambia la sanità in Italia e, certamente, difficile potrà essere peggio di come è adesso. Sei ore di consiglio dei ministri hanno dato il via libera ad un “decretone†che razionalizza un settore gestito ormai da caporali e caporaletti. Non è detto che questi mollino la presa, ma appare chiaro che il Governo Monti, un tentativo per voltare pagina lo sta facendo. E a riprova di questo, sono le polemiche che la legge ha sollevato tra addetti ai lavori (sanità ).
Ambulatori medici e pediatrici aperti sette giorni su sette, 24 ore su 24, è la principale novità . Ambulatori che saranno collegati con i pronto soccorso che, grazie all’iniziativa, si occuperanno solo delle emergenze vere. Novità anche per le nomine dei primari di reparto fino ad oggi nominati da direttori generali delle Asl e, quindi, di conseguenza dalla politica. Il decreto approvato prevede che i primari saranno scelti sempre dai direttori generali ma tra una terna di nomi fornita da una commissione medica composta da primari di altre Regioni. Finalmente, viene da dire, ricordando medici sconosciuti che grazie a tessere politiche, assurgevano alla responsabilità di interi reparti.
Viene meno la tassa sulle bevande gasate, delude la voce sul gioco di azzardo. Slot machine e altri sistemi non potranno stare a meno di 200 metri da scuole, chiese o centri giovanili. Stretta anche alla pubblicità , ma forse ci si aspettava di più per quella che è diventata una piaga. Adesso l’attuazione di questa legge spetta alle Regioni ed è questo aspetto che preoccupa.
Ermanno Amedei