Cassino – Capigruppi consiliari di maggioranza: In Regione ostriche e champagne e i comuni a pane e acqua
24 Settembre 2012“I recenti e tristi avvenimenti che hanno scatenato una vera e propria bufera sul Consiglio Regionale del Lazio sono, purtroppo, l’ennesima dimostrazione del modus operandi di una certa classe politica che, invece di interessarsi e concentrarsi su quelli che sono i veri problemi dei cittadini, è impegnata soltanto nel trarre il maggior numero possibile di vantaggi derivanti dalla propria posizione. Rimanere in silenzio davanti a quanto sta accadendo è impossibile, soprattutto per chi, come noi abbiamo già dimostrato, intende la politica come strumento a servizio della gente e non come metodo per ‘sistemare’ i propri interessi privati. Quello che maggiormente sorprende è, tuttavia, il silenzio del centrodestra cassinate che continua a non prendere posizione su quella che possiamo tranquillamente definire una delle pagine più negative della politica italiana. Sorprende, poi, la totale mancanza di analisi sulla, a nostro avviso, principale causa degli sperperi regionali: la spesa per le varie campagne elettorali. Sarà per questa ragione che l’attuale leader dell’opposizione non ha ad oggi ancora presentato la rendicontazione delle spese sostenute nel corso della campagna elettorale per le Amministrative qui a Cassino. Le faraoniche spese elettorali sono il vero emblema di un malcostume politico al quale siamo irrimediabilmente e nostro malgrado abituati. Moltissimi candidati di Cassino, hanno dimostrato nel corso della campagna per le Amministrative di non essere secondi a nessuno in fatto di spese elettorali. Migliaia di manifesti e gigantografie, volantini e ‘santini’ sul parabrezza di ogni vettura parcheggiata, le costosissime vele che giravano a ciclo continuo e mega palchi da fare invidia al concerto del primo maggio di Roma è ciò a cui i nostri concittadini hanno purtroppo dovuto assistere nel corso delle passata campagna elettorale. L’ex candidato a sindaco ed attuale leader dell’opposizione cassinate, ad oltre un anno di distanza dovrebbe quantomeno presentare il rendiconto delle spese sostenute per fornire finalmente una risposta ad una domanda che a tutti i cittadini nasce spontanea su quali siano i veri costi delle campagne elettorali e soprattutto se essi sono a carico del singolo candidato o in molti casi sono un’ulteriore voce che compare nel capitolo ‘sperperi regionali’. Tutto questo senza dimenticare le numerosissime consulenze elargite dalla Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio a professionisti e noti politici del PdL cassinate. Fatti riportati, anche nel recente passato, da quotidiani di rilevanza nazionale e che hanno contribuito a diffondere nell’opinione pubblica una visione distorta di quello che in realtà è la nostra terra. Una terra che, senza ombra di dubbio, non può essere rappresentata da chi attualmente siede in Consiglio Regionale e che finisce alla ribalta della cronaca nazionale non per meriti politici, ma per aver sperperato in maniera così sciagurata il denaro pubblico. Inoltre invitiamo i consiglieri di minoranza, visto che i rappresentanti regionali maggiormente colpiti da questa bufera provengono proprio dalla nostra provincia, a rendere noti, oltre ai rapporti che loro hanno con tali esponenti, eventuali contributi, consulenze o incarichi che hanno ricevuto. È veramente arrivato il momento di finirla di celarsi dietro alla populista espressione ‘così fan tutti’. Forse così fanno alcuni, molti non lo hanno mai fatto. Sin da subito, e anche la nostra campagna elettorale ne è una dimostrazione, noi abbiamo improntato la nostra azione amministrativa su una politica sobria, senza sperperi e la cui unica finalità è quella di offrire un servizio ai cittadini per il bene di Cassino. Per questo in conclusione vogliamo fare una semplice riflessione: sarà , forse, proprio a causa degli sperperi operati ad altri livelli che i singoli Comuni della nostra provincia si sono visti negare i fondi regionali necessari per portare avanti una serie di progetti seri, la cui unica colpa, evidentemente, era quella di rendere un servizio ai cittadini e favorire lo sviluppo del territorio, senza fare gli interessi del singolo esponente regionale di turno.â€Ãˆ quanto emerge in una nota congiunta a firma dei capigruppo di maggioranza Carlino, Ranaldi e Fonte.