Ecco cosa resta dopo l’onda di cherosene che ieri si è riversata nel canale in località Campo Ascolano a Pomezia.
canale1: vista del canale; è il primo tratto in uscita dall’aeroporto, di cui si vede la recinzione;
canale2: vista dalla parte opposta, in direzione dell’abitato di Campo Ascolano e del mare; entrambi i tratti non sono stati oggetto di alcun intervento;
canale 3: foto ravvicinata dell’acqua del canale davanti casa, è evidente la presenza di cherosene;
canale4: il canale è ricchissimo di vegetazione e questa purtroppo trattiene il cherosene; la chiazza di schiuma scura è cherosene, uguale a quella che ieri sera pompavano via da via Po;
canale5: via Po, qui si uniscono due canali, a destra uno proveniente dalla campagna, pulito e con l’acqua quasi trasparente, a sinistra quello proveniente dall’aeroporto, non credo ci sia bisogno di commenti.
canale6: sempre via Po nel punto in cui si uniscono i due canali;
canale7: il ponte di via Po dal quale ieri hanno pompato via l’acqua; è visibile il “salsicciotto” bianco che in teoria doveva servire a contenere il cherosene. Questo tipo di barriere è efficace per contenere le chiazze in mare o in specchi d’acqua, ma non in acqua corrente, infatti non è servito a nulla;
canale8: questo è il tratto di canale che va da via Po al Mare (il ponte che si vede in fondo è quello del lungomare); il canale è ricchissimo di vegetazione che trattiene le chiazze d’olio, qui la puzza di cherosene è insopportabile, nonostante le barriere (i salsicciotti) che hanno messo a valle;
canale9: questa povera nutria era morente e non reagiva più, non si è mossa neanche all’avvicinarsi del cane. Dopo un pò si è accasciata su un fianco. Gli animali morti sono tantissimi.
Foto servizio di Stefano Truzzi