Massacro tra mura domestiche, sono 217 donne uccise dai mariti o compagni e il 15% aveva denunciato le molestie
14 Settembre 2012LA RICERCA
Quanto è diffuso lo stalking in Italia? Da una ricerca di tipo epidemiologico condotta a livello nazionale su un campione di 9600 persone composto al 50% da uomini e al 50% da donne dai 17 agli 80 anni ed è emerso che circa una persona su cinque (il 20% della popolazione) ha subìto atti persecutori: il 70% delle vittime sono donne e il 30% sono uomini. Il persecutore è nel 55% dei casi un partner o ex partner, nel 5% un famigliare, nel 15% un collega o compagno di studi, e nel 25% un vicino di casa. E’ recidivo nel 30% dei casi. Questo significa che UNO STALKER SU TRE E’ RECIDIVO: DOPO LA DENUNCIA CONTINUA A PERSEGUITARE LA VITTIMA. Nel 70% dei casi la vittima presenta esiti psico-relazionali gravi.
Nella cartina la percentuale di incidenza dello stalking (vittime) per regione:
I RISULTATI DEL CENTRO PRESUNTI AUTORI
Dal 2007, l’Osservatorio Nazionale Stalking, associazione di volontariato che opera su Roma e in diversi centri sul territorio nazionale, ha istituito il Centro Presunti Autori, il cui obiettivo è quello di segnalare a tutte le persone che si trovano a mettere in pratica agiti persecutori la possibilità di uscire dalla condizione di persecutore grazie ad una presa di coscienza del problema e ad un supporto psicologico specializzato coordinato da esperti.
Il percorso è gratuito, e 120 stalker sono già stati risocializzati lasciando intravedere alle proprie vittime lo spiraglio di una speranza: quella di vivere una vita normale. Il protocollo ha prodotto una serie di dati incoraggianti: il 40% degli stalker ha raggiunto un completo contenimento degli atti persecutori, mentre nel 25% dei casi si è verificata una significativa diminuzione dell’attività vessatoria, della recidiva, e la prevenzione degli agiti più gravi.