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Dalle cellule staminali nuove speranze per curare la sordità

Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo:

Dopo anni di lavoro di laboratorio, i ricercatori della University of Sheffield hanno trovato un modo per sviluppare le cellule ciliate interne all’orecchio; cellule che sono il cardine per il nostro senso dell’udito e dell’equilibrio. Gli esperimenti sono stati condotti nei topi. Gli esseri umani nascono con 15.000 cellule ciliate per ogni orecchio. Quando un numero significativo di queste cellule sono perse o danneggiate, si verifica la perdita dell’udito. A differenza di altre specie, come gli uccelli, gli esseri umani non sono in grado di rigenerare spontaneamente le cellule acustiche.

I ricercatori, affermano nello studio pubblicato sulla rivista Nature report, che hanno compiuto un enorme passo avanti nel trattamento della sordità dopo che le cellule staminali per la prima volta, sono state utilizzate per ripristinare l’udito negli animali.

Il miglioramento stesso nelle persone consisterebbe in un passaggio dal non essere in grado di sentire il traffico ad ascoltare una conversazione.

Tuttavia, negli esseri umani, nonostante il grande ottimismo, ci vorrà del tempo per avere una terapia alla sordità. Nel frattempo si stanno seguendo due percorsi: la terapia farmacologica, che potrebbe essere semplice come l’applicazione di gocce per le orecchie, e il trapianto di cellule staminali nell’orecchio interno per rimediare la perdita dell’udito, ci vorranno circa cinque.

Ogni anno un europeo su dieci diventa sordo per problemi all’orecchio interno. Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” ciò può essere evitato e i risultati finora raggiunti sono estremamente promettenti. Se si potessero rafforzare i meccanismi automatici di autoriparazione esistenti o riparare le cellule ciliate mediante cellule staminali adulte, potremmo lottare efficacemente contro i disturbi dell’udito e dell’equilibrio che colpiscono moltissime persone.

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